L’Unione sindacale svizzera chiede aumenti salariali del 5% per il 2025. Nonostante la congiuntura economica generalmente buona, i salari reali sono oggi inferiori ai livelli del 2019, ha ricordato l’USS nel presentare come ogni anno in questo periodo le sue rivendicazioni.
Molte aziende non hanno neppure concesso la compensazione del rincaro, cosa che una volta andava da sé quando la situazione lo permetteva, ribadisce il sindacato. Dal suo punto di vista, il ritardo salariale deve essere recuperato.
Secondo Daniel Lampart, economista capo dell’USS, i salari medio-bassi guadagnerebbero oggi dai 300 ai 500 franchi in più al mese se il potenziale di crescita salariale fosse stato sfruttato. “Il forte aumento del costo della vita e la stagnazione dei redditi rendono imperativi sostanziali aumenti”, ha aggiunto in conferenza stampa la presidente di Unia Vania Alleva.
RG 12.30 del 02.09.2024 - Il servizio di Marzio Minoli
RSI Info 02.09.2024, 12:58
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I salari nominali crescono più del previsto, ma quelli reali...
Le tesi sindacali sono avvalorate dai dati pubblicati proprio lunedì dall’Ufficio federale di statistica. I salari nominali nel secondo trimestre del 2024 sono cresciuti dell’1,1%, più del previsto, dopo lo 0,6% del primo trimestre e l’1,7% del 2023. Il confronto è con il periodo corrispondente dell’anno precedente.
Tuttavia, questo incremento potrebbe non bastare a compensare l’inflazione, che a fine agosto (il dato verrà reso pubblico martedì) si situerà fra l’1 e l’1,3%. A fine dicembre del 2023 i prezzi erano cresciuti invece dell’1,7% rispetto a 12 mesi prima, nel 2022 del 2,8% (a fronte di un aumento salariale dello 0,9%) e nel 2021 dell’1,5% (le paghe avevano fatto segnare un -0,2%).
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