Le aziende svizzere sono poco inclini a fare concessioni salariali in vista delle trattative per il prossimo anno e tendono ad allineare le loro proiezioni salariali a quelle dell’inflazione. È quanto emerge da un indagine trimestrale condotta dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF) .
Le circa 4’500 società interpellate prevedono un aumento medio delle retribuzioni dell’1,6%, in linea con le loro aspettative di inflazione per i prossimi dodici mesi.
Da parte sua, il KOF ribadisce la previsione di un’inflazione dell’1,0% per il prossimo anno, che lascerebbe ai dipendenti un aumento salariale dello 0,6%.
A fronte di una cronica carenza di personale, il settore alberghiero e della ristorazione dovrebbe essere in testa in termini di aumenti salariali, con aspettative medie di circa il 2,7%. Anche i servizi l’informazione e la comunicazione (+1,8%) dovrebbero essere tra i più generosi con i propri dipendenti. Tra i meno generosi, il settore del commercio al dettaglio (+1,1%).
Il divario salariale tra Ticino e Svizzera
Il Quotidiano 15.05.2024, 19:00