Più tempo libero con lo stesso salario: la proposta è stata avanzata questa settimana dall’organizzazione “Impiegati Svizzera”, che chiede alle aziende di scegliere se offrire ai propri dipendenti una retribuzione maggiore o più tempo libero.
Una delle spinte per i cambiamenti sul mercato del lavoro è la carenza di lavoratori qualificati. I datori sono sotto pressione per adattarsi ai tempi e soddisfare le richieste delle generazioni più giovani di un migliore equilibrio tra vita professionale e privata.
Una delle opzioni sul tavolo è quella di una settimana di lavoro di quattro giorni, alla quale è interessata anche la comunità di “dialogo”, che ha votato per aprire un dibattito sul tema.
L’azienda informatica vodese Asymba è stata una delle prime in Svizzera a introdurre la settimana di quattro giorni. La produttività delle persone è migliorata, rileva il fondatore dell’impresa alla RTS, ma inizialmente è stato necessario convincere i dipendenti.
L’esperienza dell’azienda Asymba (19h30, RTS)
Altri hanno provato e già abolito la settimana di quattro giorni: il gruppo alberghiero Krafft Basel poneva grandi speranze nel modello, ma dopo un po’ i dipendenti sono voluti tornare alla settimana di cinque giorni.
L’esperienza del gruppo Krafft a Basilea
L’Unione svizzera degli imprenditori e la Società di impiegati di commercio sono scettici, o quantomeno cauti, su questo modello di lavoro. Il sindacato Unia invece accoglie favorevolmente l’idea.
La prospettiva di Unia sulla settimana di 4 giorni (Heute Morgen,SRF)
Cinque domande sul lavoro: paragonati al resto della Svizzera
Che cos’è “dialogo”?
La nuova offerta editoriale mira a favorire il dialogo tra le diverse regioni del Paese senza barriere linguistiche. Ogni settimana propone un tema con contenuti da tutta la Svizzera e un dibattito tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese.
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Notiziario 06.08.2024, 11:00
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