Svizzera

L’Uni di Ginevra presenta denuncia contro gli occupanti

Il passo potrebbe preludere allo sgombero da parte della polizia: “Speriamo non sia necessaria la forza, vi chiedo di rispettare l’ultimatum”, scrive la rettrice, che annuncia l’evacuazione in serata

  • 13 maggio, 16:35
  • 13 maggio, 17:22
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Verso la prova di forza tra studenti e rettorato dell'ateneo ginevrino

  • Keystone
Di: ATS/Spi

Una denuncia penale per violazione di domicilio è stata presentata dell’Università di Ginevra (UNIGE). Il passo, che potrebbe precedere lo sgombero forzato degli studenti filo-palestinesi, è stato annunciato lunedì dalla rettrice Audrey Leuba. La denuncia riguarda i giovani che, da martedì scorso, giorno e notte, occupano lo stabile UniMail.

La rettrice, in una lettera alla comunità universitaria, afferma di sperare ancora che non sia necessaria la forza per rimuovere gli occupanti. “Oggi chiedo solennemente ai membri del Coordinamento studentesco per la Palestina di rispettare l’ultimatum che è stato loro dato (è scaduto domenica sera alle 20:00, ndr) e di lasciare pacificamente i locali”.

L’UNIGE comprende “il sostegno e la solidarietà dimostrati dal collettivo nei confronti delle vittime del conflitto di Gaza”. Tuttavia, il rettorato sottolinea che questo movimento “deve rispettare le regole di sicurezza” e i limiti legali. Fin dall’inizio, il rettorato ha considerato illegale l’occupazione notturna di UniMail.

Sempre lunedì la rettrice ha avuto un colloquio con una delegazione degli occupanti. Il dialogo non ha portato ad alcun accordo. Una studentessa, che ha partecipato all’incontro, ha dichiarato che Audrey Leuba ha annunciato loro che un’evacuazione dei locali sarà ordinata nella serata di oggi.

Ultimatum anche a Berna: “Situazione inaccettabile”

Sale la tensione anche a Berna e Friburgo, le cui università hanno invitato lunedì gli attivisti a terminare immediatamente le occupazioni. Nella capitale svizzera, domenica sera circa 60 persone hanno preso possesso di diversi locali della sede di Unitobler, compresa la mensa. Secondo l’ateneo, persone mascherate pattugliano l’edificio. Sono stati affissi anche dei manifesti, alcuni con slogan antisemiti.

La direzione dell’università ha definito la situazione inaccettabile. Nell’ottica di garantire il pieno proseguimento degli studi, il rettorato ha sottolineato che non tollererà alcuna intimidazione nei confronti dei membri dell’università. Non sarà ammessa inoltre alcuna limitazione della libertà accademica da parte di circoli di attivisti.

Gli occupanti hanno chiesto un “boicottaggio delle istituzioni israeliane”. Questo contraddice tutti i valori accademici, ha dichiarato il rettore Christian Leumann.

Il rettorato di Friburgo: “Lasciate i locali entro sera”

La situazione è tesa anche all’Università di Friburgo, dove lunedì pomeriggio un centinaio di persone ha occupato una sala. Il rettorato ha chiesto agli abusivi di lasciare i locali entro la sera.

La “Cooperazione studentesca per la Palestina” ha chiesto, tra l’altro, che l’università rimuova la targa commemorativa di Chaim Weizmann nell’Aula Magna. Weizmann, il primo presidente israeliano, aveva studiato a Friburgo.

La protesta arriva anche a Basilea

A Basilea, lunedì, una cinquantina di studenti ha occupato il Bernouillanum, che ospita, tra gli altri, il Dipartimento di Scienze Ambientali. I manifestanti inoltre chiesto all’università di assumersi le proprie responsabilità e di sospendere la cooperazione con le istituzioni israeliane.

Le proteste studentesche per Gaza sono iniziate la settimana scorsa in Svizzera nelle università di Ginevra, Losanna e Zurigo.

Tensione all'Università di Ginevra

Telegiornale 10.05.2024, 20:00

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