L’iniziativa popolare “Per una limitazione dei fuochi d’artificio” va respinta senza controprogetto - né diretto, né indiretto - è quanto raccomanda al Parlamento mercoledì il Consiglio federale. Il motivo? Cantoni e comuni dispongono già delle basi giuridiche per limitare simili manifestazioni.
L’Esecutivo è consapevole del fatto che i botti disturbino parte della popolazione e che possano innescare particolari reazioni negli animali. Tuttavia, le emissioni di particolato e il rumore prodotto hanno una durata limitata e sono relativamente contenuti. Inoltre molte città ne hanno già limitato l’utilizzo.
Secondo Berna sono molte le persone in Svizzera che collegano i fuochi d’artificio a emozioni positive. Pertanto, sarebbe superfluo e sproporzionato limitarne la vendita e l’utilizzo in tutto il Paese.
Cosa chiedeva l’iniziativa
L’iniziativa popolare “Per una limitazione dei fuochi d’artificio”, presentata il 3 novembre 2023, chiede che le persone, gli animali e l’ambiente vengano protetti maggiormente dal rumore e dalle emissioni causate dai fuochi d’artificio. Nello specifico, intende vietare ai privati la vendita e l’uso di fuochi d’artificio in tutta la Svizzera, eccezion fatta per fuochi d’artificio non rumorosi, come bengala o vulcani. L’iniziativa contempla inoltre la possibilità di accordare autorizzazioni eccezionali per eventi d’importanza sovraregionale, per esempio il 1° agosto.
Il sondaggio
Stando a un sondaggio di fine dicembre commissionato dal portale di notizie Watson, condotto su un campione di 8’250 persone della Svizzera tedesca e francese, la proposta di modifica costituzionale godrebbe di un forte sostegno da parte della popolazione.
Il 76% degli intervistati sarebbe favorevole al testo. Le ragioni principali sono legate al benessere degli animali e l’inquinamento atmosferico. I contrari sarebbero il 24%.
RG 12.30 del 24.01.2024 - La corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 24.01.2024, 12:38
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