Svizzera

L'UDC cavalca l'onda

L'addio britannico induce il partito a chiedere di riconsiderare i negoziati con Bruxelles

  • 24 giugno 2016, 11:57
  • 7 giugno 2023, 21:06
"Restiamo liberi"

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L'Unione democratica di centro, preso atto dell'esito del voto che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, chiede ora al Consiglio federale d'interrompere con effetto immediato i negoziati che mirano ad avvicinare ancora di più la Confederazione a Bruxelles.

Allacciare la Svizzera alle istituzioni comunitarie attraverso un accordo quadro equivarrebbe a salire su una barca che sta colando a picco, si legge nella nota diramata venerdì mattina dal partito. Berna, secondo i democentristi, dovrà inoltre aprire "nei termini più brevi" i negoziati con Londra per rafforzare la cooperazione su un piano di parità.

Per quanto riguarda il capitolo migranti, si domanda l'applicazione "in modo autonomo" del mandato costituzionale approvato dal popolo e la gestione della questione tramite preferenza nazionale e contingenti.

Si rileva infine l'esistenza di "un profondo fossato" tra i vertici della politica e la cittadinanza ogni volta che in causa c'è il tema europeo: "la gente della strada, in Gran Bretagna come altrove, avverte nella sua vita quotidiana gli effetti disastrose delle ondate migratorie enormi e incontrollate e delle pressioni che ne risultano su salari e prosperità".

Le reazioni degli altri partiti

Il voto britannico mette in pericolo la stabilità, la sicurezza e il benessere dell'intero continente, Svizzera compresa. E' quanto ritiene il Partito socialista, che ora chiede una rapida azione per correggere la Costituzione e così salvare gli accordi.

Per i liberal-radicali, andrà fatto il possibile per ridurre in modo indipendente l'immigrazione senza però mettere in pericolo le intese già raggiunte con Bruxelles.

Il Partito popolar-democratico, da parte sua, continua a credere nel dialogo con l'Unione Europea, ma è anche convinto che occorre agire velocemente.

Poco ottimismo trapela dal direttorio dei Verdi, secondo il quale si rivelerà necessario votare nuovamente sui bilaterali.

ATS/dg

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