La 13esima AVS convince la maggioranza degli svizzeri. L’Iniziativa sulle pensioni va invece verso una bocciatura. Sono queste le tendenze che emergono dal primo sondaggio SSR in vista delle votazioni federali del 3 marzo 2024, condotto dall’istituto gfs.bern che tra l’8 e il 21 gennaio scorsi ha interpellato quasi 20’000 persone in tutta la Svizzera.
Le tendenze per i due oggetti federali in votazione il prossimo 3 marzo
La 13esima AVS contro i rincari
L’iniziativa popolare “Vivere meglio la pensione”, che propone di introdurre una 13esima mensilità per tutti i pensionati, ha dunque buone possibilità di essere approvata. A poco più di un mese dall’appuntamento alle urne, il 61% dei cittadini intende infatti accettarla. Il 36% si dice invece contrario e un 3% è ancora indeciso. A livello regionale, i consensi sono più alti nella Svizzera italiana (79%) e in quella francese (76%). In quella tedesca arrivano al 56%.
I favorevoli per la 13esima AVS prevalgono soprattutto nella Svizzera italiana
Sul fronte dei partiti, il sostegno all’iniziativa - lanciata nella primavera del 2021 dalla Federazione svizzera dei sindacati - è praticamente trasversale, pur essendo comunque superiore tra i simpatizzanti della sinistra. I contrari prevalgono solo tra Verdi liberali (57%) e PLR (56%). In seno al Centro e all’UDC (dove si riscontra una maggioranza di favorevoli con percentuali, rispettivamente, del 53 e del 57%) si rileva una divergenza tra i vertici dei partiti (critici nei confronti della proposta) e le loro basi.
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Quella della 13esima AVS appare inoltre come una proposta senza età: secondo i risultati del rilevamento SSR, piace sia ai giovani sia alla popolazione più anziana. È comunque tra gli over 65 che si constata un sostegno maggiore, con i favorevoli al 65%. Tra gli under 40 sono invece al 55%.
La principale motivazione percepita a favore dell’iniziativa per la 13esima AVS è la necessità di migliorare la situazione finanziaria dei pensionati di fronte ai rincari, per esempio degli affitti e dei premi di cassa malati. Ma non va trascurato - come emerge dal sondaggio - il calo della rendita del secondo pilastro, che con questo strumento verrebbe compensato, secondo i favorevoli.
Fra le argomentazioni di segno contrario fa invece breccia l’idea che la 13esima AVS non sia sostenibile, in quanto porterebbe a un aumento dell’IVA e delle deduzioni salariali, con cui dovrà fare i conti la classe media.
L’aumento dell’età di pensionamento che non è per tutti
Il prossimo 3 marzo il 53% degli interpellati intende invece bocciare l’iniziativa popolare “Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile” (Iniziativa sulle pensioni). I favorevoli si attestano, attualmente, al 41% e gli indecisi al 6%. Nella Svizzera italiana prevalgono di pochissimo i favorevoli (45% contro il 43% che prevede di votare “no”), ma sono ancora molti gli indecisi (12%).
Nella Svizzera italiana sono molti coloro che non hanno ancora preso una decisione in merito all'Iniziativa sulle pensioni
La proposta, promossa dai Giovani liberali radicali, chiede di aumentare l’età di pensionamento a 66 anni e di adeguarla poi in funzione della speranza di vita media, con l’obiettivo di garantire il finanziamento dell’AVS.
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Fra le tesi dei contrari spicca, come si evince dai risultati del sondaggio, l’idea per cui il provvedimento rafforzerebbe l’ingiustizia del sistema pensionistico, penalizzando le persone con reddito medio e basso, mentre chi guadagna di più potrebbe ancora smettere di lavorare prima.
Fra quelle di segno positivo, invece, emerge in particolare la convinzione che, così come avviene all’estero, l’aumento dell’età di pensionamento sia un passo necessario per assicurare le rendite AVS.
I “sì” prevalgono soltanto tra i simpatizzanti del PLR, dove arrivano al 61%. Si osserva inoltre una maggioranza di favorevoli tra gli over 65, in particolare nella fascia d’età che non sarebbe interessata dal cambiamento.
Verso una partecipazione superiore alla media?
Il 48% degli aventi diritto ha intenzione di partecipare al voto del prossimo 3 marzo. Dal sondaggio SSR emerge un dato in linea con la media registrata tra il 2011 e il 2022, che si situa al 47,1%. Ma nel corso della campagna potrebbe aumentare, secondo gli esperti dell’istituto gfs.bern che parlano di una possibile partecipazione superiore alla media.
Il sondaggio di gfs.bern
I risultati del sondaggio, condotto fra l’8 e il 21 gennaio 2024, sono stati elaborati sulla scorta delle risposte pervenute attraverso interviste telefoniche e le pagine appositamente allestite sui portali d’informazione della SSR. Vi hanno partecipato 14’271 persone dalla Svizzera tedesca, 4’581 dalla Svizzera francese e 638 dalla Svizzera italiana. Il margine d’errore statistico, per eccesso o per difetto, è stimato a 2,8 punti percentuali.
Notiziario 06.00 del 26.01.2024 Il servizio da Berna di Anna Riva
RSI Info 26.01.2024, 06:05
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Sondaggio, iniziativa 13esima AVS in vantaggio
Telegiornale 26.01.2024, 12:30