Per la Svizzera si chiude un'era di interessi negativi durata quasi 8 anni. La Banca nazionale (BNS) ha infatti deciso oggi, giovedì, di inasprire la propria politica monetaria, innalzando il suo tasso guida da -0,25% a +0,50%.
Con la manovra si tratta di contrastare l'accentuata pressione inflazionistica, ha reso noto la BNS dopo il tradizionale esame trimestrale della situazione economica e finanziaria. Sono state quindi riviste al rialzo le previsioni sull'andamento dell'inflazione in Svizzera: il rincaro dovrebbe attestarsi al +3,0% quest'anno e al +2,4% nel 2023, a fronte di rispettivamente +2,8% e +1,9% ipotizzati tre mesi fa.
L'istituto d'emissione aveva già proceduto ad una stretta di 0,5 punti (da -0,75% a -0,25%) a metà giugno, quando si era mossa a sorpresa prima della Banca centrale europea (BCE). Quest'ultima nel frattempo ha operato due volte, la prima in luglio (+0,5 punti, primo ritocco al rialzo dopo 11 anni) e la seconda a inizio settembre (+0,75 punti), portando il tasso principale all'1,25%.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve ha disposto proprio ieri un ulteriore rialzo, il quinto del 2022, alzando il costo del denaro di 0,75 punti: il suo tasso di riferimento è ora compreso fra 3% e 3,25%.
RG 09.00 del 22.09.22 - Il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 22.09.2022, 11:59
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La BNS alza i tassi di 0,5 punti
Telegiornale 16.06.2022, 22:00