Uscire dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) non è una strada percorribile. Lo ha deciso martedì il Consiglio nazionale bocciando, per 121 voti a 65, una mozione del gruppo UDC, che chiedeva al Consiglio federale di agire in tal senso.
L’atto parlamentare democentrista, trattato nell’ambito di una sessione straordinaria, nasce dopo la sentenza dello scorso aprile della Corte europea dei diritti dell’uomo. In quell’occasione, i giudici di Strasburgo dopo un ricorso dell’associazione “Anziane per il clima” avevano condannato la Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale.
In giugno, le due Camere hanno adottato una dichiarazione identica per criticare il verdetto. Ora l’UDC, preoccupata per quelli che definisce attacchi istituzionali da parte della corte, ha tentato di spingersi oltre. Gli altri partiti hanno però fatto muro, sposando la linea del Consiglio federale.
Berna critica la CEDU
Telegiornale 28.08.2024, 20:00