Svizzera

La Corte europea condanna ancora la Svizzera

I giudici di Strasburgo contestano l’espulsione di un cittadino bosniaco: la magistratura elvetica non ha ponderato correttamente il caso

  • 17 settembre, 13:59
  • 17 settembre, 15:20
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La Grande Camera della CEDU, a Strasburgo

  • Keystone
Di: RSI Info 

La Svizzera ha violato il diritto al rispetto della vita familiare ordinando nel 2021 l’espulsione di un uomo della Bosnia-Erzegovina. Lo ha deciso la Corte europea dei diritti umani (CEDU). Ha inoltre stabilito che la Confederazione dovrà versagli 10’000 franchi per danni morali e altri 15’000 per le spese legali.

L’uomo era stato condannato a una pena detentiva con la condizionale per aver trasportato 194 grammi di cocaina. Il tribunale ha anche emesso un ordine di espulsione obbligatoria di 5 anni. Martedì la CEDU ha sostenuto che la magistratura svizzera non ha valutato correttamente gli interessi del padre di famiglia rispetto all’interesse pubblico. L’uomo, infatti, attualmente vive in Bosnia-Erzegovina, mentre la moglie vive con le due figlie nel cantone di Zurigo.

Stando ai togati di Strasburgo, la procura svizzera si è semplicemente basata sulla natura del reato e sulla sua gravità. In questo modo, non aveva tenuto conto del fatto che il condannato non rappresentava più una minaccia per la sicurezza pubblica.

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Strasburgo condanna la Svizzera

Telegiornale 09.04.2024, 12:30

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