La legislatura 2015-2019, contrassegnata da stagnazione e passi indietro, è stata deludente a detta di economiesuisse, che ha tracciato un bilancio del periodo dopo aver analizzato l'impatto sulla piazza nazionale di un centinaio di decisioni prese da politici e popolo in questi anni.
La Svizzera -si legge nella nota diffusa martedì- non è più competitiva, come d'altronde confermano vari studi, tra i quali quelli della Banca mondiale e del Forum economico mondiale.
Troppo spesso ci s'accontenta di mantenere lo status quo: nessuna riforma importante è stata avviata e rare sono le soluzioni adottate per risolvere problemi importanti. L'evoluzione negativa del dinamismo -osserva ancora l'organizzazione che rappresenta 100'000 imprese- è l'espressione della mancanza di volontà di modellare l'economia, della carenza di lungimiranza e del numero crescente di lacci che ostacolano le attività.
In vista del prossimo quadriennio, e per invertire la tendenza, è stata sviluppata una piattaforma sulla quale chi si presenterà alle elezioni federali, ma anche i comuni cittadini, possono esporre le proprie posizioni in materia.
ATS/dg