La classe media svizzera non solo ha resistito ai cambiamenti epocali, ma è addirittura cresciuta, al contrario di altri paesi dove invece è stata messa a dura prova negli anni duemila. Lo rileva uno studio pubblicato sulla rivista "Social Change in Switzerland".
Gli autori della ricerca hanno così smentito la tesi secondo cui il processo di digitalizzazione della società generi impieghi soprattutto in cima e in fondo alla scala del mercato del lavoro, erodendo la classe media. Nella Confederazione i posti di lavoro sono aumentati nelle professioni meglio retribuite - management, sanità, formazione, sociale - ma sono diminuiti nei mestieri con salari più modesti.
Tra il 1991 e il 2016, dirigenti, amministratori e altri esperti sono passati dal 34 al 48% della popolazione attiva, mentre si registrano cali per gli operai industriali (16%, erano il 23%) e per il personale d'ufficio di basso livello (dal 17 all'8%). L'evoluzione tecnologica, dunque, invece di sbriciolare la classe media, ha intaccato i ranghi di quella meno abbiente.
ATS/eb