La comunità Jenisch apre le proprie porte

“Il viaggio è la mia vita, sono cresciuto viaggiando spostandomi da un luogo all’altro. Per noi Jenisch vivere in un appartamento, restare fermi come molti sedentari, è come essere imprigionati tra quattro mura, bloccati. Quando viaggiamo, invece, le roulotte sono le nostre case, l’esterno è il nostro giardino, siamo con le nostre famiglie, tutti assieme.” Queste le parole di Albert Barras, membro della comunità Jenisch, in occasione delle porte aperte al campo di Giubiasco organizzate dal Cantone e dalla città di Bellinzona per promuovere una migliore conoscenza di questa comunità. In Svizzera la popolazione nomade degli Jenisch conta circa 35'000 persone e dal 1999 sono riconosciuti come minoranza nazionale. Oggigiorno, sono soltanto circa 3mila persone a condurre una vita prettamente itinerante. Nonostante questo, il nomadismo continua ad essere un elemento importante dell’identità culturale Jenisch, che però non tutti capiscono. Per questo motivo il Quotidiano ha voluto approfondire questo momento di porte aperte.