Svizzera

La crucialità di alcune semplici misure

Uno studio del Politecnico di Zurigo porta una luce nuova sulla diffusione del coronavirus in Svizzera

  • 10 maggio 2020, 13:11
  • 22 novembre, 19:23
02:20

Contagi, quanto ha inciso veramente il lockdown

Telegiornale 10.05.2020, 12:43

Di: TG/Red.MM 

A metà marzo il consiglio federale aveva decretato la sospensione di eventi, scuole e molte attività produttive e commerciali per rallentare la diffusione del coronavirus. Queste misure, decise tra il 13 e il 16 marzo, hanno effettivamente permesso di ridurre il numero di riproduzione del virus.

Eppure questa diffusione sarebbe già stata frenata prima, con le semplici misure igieniche e di distanziamento sociale. A dimostrarlo uno studio del Politecnico di Zurigo.

“Quando queste misure di lockdown sono state introdotte il numero di riproduzione è sceso nettamente sotto l'1”, dichiara alla RSI Tanja Stadler, professoressa al Dipartimento biosistemi del Politecnico di Zurigo. “Già prima del lockdown c'era una contrazione di questo numero, ma la crescita era sempre esponenziale. Le misure precedenti hanno avuto degli effetti, ma non erano sufficienti per stabilizzare del tutto la situazione”.

In effetti il numero di riproduzione – noto ai più con la sigla R0 – stava scendendo in modo significativo già prima del lockdown. Ciò dimostra quanto le misure igieniche possono fare. “L’immunità della popolazione non possiamo influenzarla perché non c’è un vaccino – dichiara da parte sua il medico cantonale Giorgio Merlani – Le caratteristiche del virus non possiamo influenzarle perché dipendono dalla biologia. Il resto è quello che l’essere umano fa. È chiaro che l’igiene delle mani e la distanza sociale sono il primo punto, perché se io non entro in contatto con nessuno non passerò il virus. Tutto il resto sono dei corollari”.

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