Sofia, una delle due linci trasferite in primavera dalla Svizzera alle Alpi italiane per rafforzare la popolazione della specie nella regione, è stata vittima di bracconaggio. L’esemplare femmina è stata ritrovata morta in Austria, nel Land della Carinzia, dove era migrata.
Un esame forense ha rivelato tracce di proiettili, ha annunciato oggi la fondazione per la gestione della fauna selvatica Kora, condannando l’atto. L’indagine è in mano alla polizia austriaca, che per il momento non ha fornito dettagli. La sua perdita è significativa, perché sarebbe stata essenziale per il rafforzamento della popolazione, afferma Kora. Stando alla fondazione, la seconda lince svizzera viene monitorata con un collare GPS.