Nel primo trimestre del 2024 la produzione industriale in Svizzera subisce un importante crollo, il più importante dal 2020, segnando sul calendario economico un meno 3,3%. Il calo era atteso, ma la sua portata ha stupito gli analisti.
Guardando il trimestre nello specifico, marzo è il mese che ha registrato la peggior performance in assoluto con un 4% di riduzione. Una riduzione che, malgrado il regime ancora condizionato dall’inflazione, ha rimpicciolito dello 0,9% la cifra d’affari del settore.
Disoccupazione bassa, ma guarda in alto
Attualmente il mercato del lavoro in Svizzera tiene bene, segnando ad aprile un tasso di disoccupazione al 2,3%; lo scorso anno nello stesso mese si registrava un 2%. Un dato che guarda verso l’alto, segnalato anche dalla Segreteria di Stato dell’economia che, nel suo ultimo aggiornamento, ha parlato di una tendenza al rialzo.
Il prossimo mese, il 20 giugno, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) dovrà affrontare una dilemma difficile, decidendo se tagliare o meno i tassi di interesse. Un taglio aiuterebbe l’economia a risollevarsi, rendendo il denaro meno caro per le aziende e stimolando quindi gli investimenti. Il mantenimento dei tassi, invece, sarebbe l’opzione migliore per tenere a bada l’inflazione che, nell’ultimo mese, è nuovamente risalita (dall’1% di marzo al 1,4%).