Svizzera

La terra della Lonza

Viaggio a Visp, la cittadina altovallesana il cui cuore batte all’unisono con la sua industria storica

  • 6 giugno 2021, 20:29
  • 20 novembre, 20:18
03:31

RG 18.30 del 06.06.21 - La storia dello sviluppo industriale del Vallese, nell'approfondimento di Lucia Mottini

RSI Info 06.06.2021, 17:16

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Di: Lucia Mottini 

È quasi mezzogiorno. Le terrazze dei ristoranti di Visp cominciano ad affollarsi. Giuseppe Maesano, imprenditore in pensione, finisce l’aperitivo e accetta di dirmi cosa pensa degli ultimi sviluppi. La Lonza ha acquisito visibilità mondiale con la produzione di una componente del vaccino di Moderna, ma qui la si conosce da sempre:

02:32

RG 08.00 del 07.06.2021 Lavoratori internazionali alla Lonza, il reportage di Lucia Mottini

RSI Info 07.06.2021, 10:00

  • RSI/Lucia Mottini

"È la rosa e la fortuna dell’Alto Vallese. La Lonza non porta solo medicine: porta oro! La gente lavora, guadagna bene, e investe. Guardi il centro storico del paese: lo hanno tutto rifatto. E le costruzioni nuove sono bellissime".

Un’enfasi forse esagerata. Eppure, non troverò voci discordanti in tutta la giornata. Ai tavoli si parla inglese e molti giovani si sono seduti con il loro take-away sulle panchine della piazza. Attanaska, di origini bulgare, è "Laborantin" alla Lonza. Abita a Thun e ogni giorno fa la pendolare:

"In treno, con la trasversale del Lötschberg, sono solo trenta minuti."

Alla Lonza l’ambiente è bello, c’è tanto da fare ma si impara molto: la pensa così anche la sua amica e collega Anni, rientrata dagli Stati Uniti apposta per lavorare alla Lonza. Ora abita a Visp di cui apprezza la qualità di vita: alla sera si può correre in montagna o fare un giro in bicicletta.

Una veduta generale della Lonza e di Visp: la conversione alle biotecnologie ha portato alla costruzione di nuovi stabili e a un gran numero di assunzioni. La cittadina continua a crescere con la sua azienda faro

Una veduta generale della Lonza e di Visp: la conversione alle biotecnologie ha portato alla costruzione di nuovi stabili e a un gran numero di assunzioni. La cittadina continua a crescere con la sua azienda faro

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Attanaska e Anni fanno parte delle nuove reclute della Lonza: solo quest’anno ha già assunto 800 persone: è ora a quota 4'100 impiegati. E se ne cercano ancora altri 400 entro la fine dell’anno. Mentre per il 2025 il personale potrebbe raggiungere le 5 o 6'000 unità. Sono cifre che ci snocciola Giovanni Gallo, membro della direzione dei Lonza Visp e responsabile delle risorse umane. Lo incontriamo nella sede amministrativa della Lonza che si trova a due passi dalla stazione ferroviaria. Tutt’intorno le gru indicano che il sito è in pieno sviluppo: si stanno preparando tre nuovi moduli di produzione per il vaccino di Moderna. Ma la produzione di Lonza va ben al di là:

"Possiamo dire che l’80% circa di quel che fabbrichiamo non riguarda il vaccino. Sono i prodotti richiesti dai clienti, i quali ci forniscono gli ingredienti. Noi mettiamo a disposizione l’infrastruttura industriale e il personale specializzato. Ma non facciamo ricerca e Lonza non ha prodotti suoi sul mercato."


02:55

RG 12.30 del 07.06.2021 La nuova strategia di Lonza basata sul sistema Ibex: il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 07.06.2021, 14:30

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Questo sistema di moduli di produzione sta andando per la maggiore. Ma non è privo di rischi:

"Il prefinanziamento costa tantissimo. Costruiamo l’infrastruttura quando ancora non abbiamo dei progetti concreti. Questo permette al cliente di arrivare sul mercato un anno prima rispetto a quanto gli richiederebbe mettere in piedi una sua produzione. È vantaggioso, e la Lonza si assume il rischio."

Ma perché la Lonza tra tutti i siti di cui dispone, anche in Cina, ha deciso di svilupparsi soprattutto qui tra le montagne vallesane? Anche se non sembra a prima vista, questa località alpina ha dei vantaggi competitivi, afferma Giovanni Gallo:

"L’affidabilità della manodopera e la qualità del lavoro, prima di tutto. E poi c’è la stabilità politica della Svizzera, i cantoni e i comuni che aiutano tanto…".

I grandi investimenti annunciati da Lonza e l’aumento del personale sono infatti una vera sfida per tutta la regione. Significano più alloggi, più scuole, più acqua, una stazione più grande.

Visp nel 1951

Visp nel 1951

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Per saperne di più abbiamo appuntamento con il sindaco Niklaus Furger, in municipio, nel cuore silenzioso del paese. Prima di spiegarci come Visp affronta questa accelerazione nel suo sviluppo industriale, ci spiega la relazione speciale che intrattiene con la Lonza, insediata nel comune dal 1909:

"Prima della Lonza, Visp era un villaggio di 900 abitanti, per lo più contadini. Con la Lonza siamo cresciuti industrialmente fino ad avere oggi 8'000 abitanti e 9’000 posti di lavoro".


03:29

RG 18.30 del 07.06.2021 L'intervista di Lucia Mottini al sindaco di Visp Niklaus Furger

RSI Info 07.06.2021, 20:30

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Ci sono altre industrie importanti nella regione. Ma con la Lonza esiste una sorta di simbiosi e Niklaus Furger, da oltre venti anni in Municipio e da dieci alla testa del Comune, è la persona giusta per spiegarci come funziona concretamente questa relazione speciale.

"Con il direttore della Lonza di Visp, Renzo Cicillini, mi trovo ogni tre o quattro settimane. Due volte all'anno il Municipio e la direzione di Lonza a Visp si incontrano per presentare i rispettivi progetti: è molto importante".

Renzo Cicillini, responsabile del sito di Visp

Renzo Cicillini, responsabile del sito di Visp

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E il Comune tiene conto dei bisogni di Lonza. Bisogni che però si fanno più grandi con l'incredibile sviluppo della biotecnologia e dei moduli produttivi. Un esempio:

"L'industria biotech ha bisogno di molta più acqua pulita. Per procurarsela Visp ha dovuto stringere un accordo con i comuni di Briga, Glis, Naters e Lalden. Si tratta di un progetto da 10 milioni e la Lonza ne paga la metà: 5 milioni. L'assemblea dei cittadini ha appena approvato l’investimento: del resto non era contestato".

E il potenziamento riguarda anche la rete elettrica, gli alloggi e i numerosi asili nido che vengono aperti o ampliati in tutta la regione. Vi è addirittura il progetto Campus, che prevede di accogliere i bambini in una struttura di 2'700 m2.

La moderna Lonza Arena, dove gioca il Visp, squadra di Swiss League

La moderna Lonza Arena, dove gioca il Visp, squadra di Swiss League

  • Wikimedia commons/Vsler

D'altro canto, il comune incassa le imposte da Lonza e dai suoi impiegati e per questo può vantare un grande centro culturale e una bella pista del ghiaccio che si chiama Lonza Arena. Il vaccino di Moderna ha inoltre dato alla località notorietà mondiale.

Ma signor sindaco, questa accelerazione industriale non vi crea anche qualche inquietudine: non vi chiedete se state perdendo il controllo o la vostra identità? Niklaus Furger esita:

"Certo che di fronte alla pioggia di annunci riguardo agli investimenti in nuovi progetti, ti dici: ma cosa sta succedendo? Ma lavoriamo insieme e risolveremo i problemi insieme. Lo sviluppo è positivo per i posti di lavoro. Chiaro che rappresenta anche una sfida per l'intera regione".

A pochi passi dal municipio, abita un attento osservatore: è l’ex consigliere di stato vallesano Thomas Burgener. È stato anche consigliere nazionale e prima ancora vicesindaco di Visp. La cittadina si trasforma sotto i suoi occhi: dalla finestra può vedere in basso la fabbrica di Moderna. Ogni giorno circa 7'000 pendolari sbarcano a Visp. La popolazione è triplicata rispetto agli anni '60 e nelle strade si sente parlare inglese e tante altre lingue.

"Questo sviluppo è anche un’opportunità per tutta la regione, per tutto il cantone del Vallese, e possiamo dire anche per la Svizzera."


02:33

RG 07.00 del 07.06.2021 L'intervista di Lucia Mottini all'ex consigliere di Stato vallesano Thomas Burgener, che vive a Visp

RSI Info 07.06.2021, 09:00

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La simbiosi con Lonza di cui ci parlava il sindaco, l’ha vissuta anche al Consiglio di Stato vallesano:

"Abbiamo sempre detto: quando c’è una domanda della Lonza, la si tratta secondo la legge, ma il dossier non deve stare in fondo alla pila. E bilateralmente, i responsabili della Lonza mi hanno detto che questa è la forza del Vallese: la velocità, l’affidabilità delle procedure, le relazioni con le autorità che compensano ad esempio le paghe svizzere".

Lavori in una parcella inquinata dal mercurio, nel 2016

Lavori in una parcella inquinata dal mercurio, nel 2016

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Thomas Burgener sa che l’industria può portare anche problemi: si è occupato di far risarcire i proprietari di case i cui giardini sono stati inquinati dal mercurio che la Lonza ha ammesso di aver versato nel canale tra il 1930 e il 1976.

"Ho aiutato i proprietari delle villette quando né la Lonza né i comuni né il Cantone volevano indennizzarli. Abbiamo ottenuto soddisfazione e devo dire che la Lonza e anche lo Stato hanno agito bene".


03:31

RG 18.30 del 06.06.2021 La storia dell'industria in Alto Vallese. Il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 06.06.2021, 20:30

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Anche in quel caso, la Lonza ha saputo salvaguardare la bella immagine di cui gode presso la popolazione. Una lezione che ha imparato dalle vicissitudini di altre imprese note nel Vallese: ce lo spiega Jean-Henry Papilloud che ha curato l’esposizione “Le Valais à la une", alla Fondation Gianadda di Martigny: l’aver negato l’inquinamento da fluoro, aveva suscitato moti di collera e addirittura azioni dinamitarde contro l’industria dell’alluminio.

"Lo scandalo del fluoro però è stato probabilmente d'insegnamento. Quando è emerso l'inquinamento da mercurio, Lonza ha assunto le proprie responsabilità ed è così riuscita a mantenere il dialogo con la popolazione".

Tant’è vero che, anche se oggi ha preso un tono più internazionale, Lonza rimane per molti a Visp "la nostra fabbrica".

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