Svizzera

Le antenne di Pechino

I servizi segreti svizzeri temono l'influsso ideologico dei due Centri confuciani di Ginevra e Berna

  • 22 maggio 2016, 15:01
  • 7 giugno 2023, 20:10
Il saggio Confucio

Il saggio Confucio

  • Keystone

Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha incentrato il suo recente rapporto annuale sull’estremismo violento e il terrorismo a sfondo religioso, ma non solo. La pubblicazione "La sicurezza della Svizzera" dedica ampio spazio alla Cina e il suo crescente potere. Potere che Pechino esprime anche con la creazione di una fitta rete di centri culturali in tutto il mondo: gli Istituti Confucio. Il ministero dell’educazione cinese vuole aprirne mille in tutto il mondo entro il 2020. In Svizzera ne sono già attivi due presso le università di Ginevra e Basilea.

"Il crescente influsso della Cina mette la Svizzera di fronte a opportunità, ma la espone anche a rischi" si legge nel capitolo principale del Rapporto che si apre ricordando gli stretti legami esistenti tra i due Paesi dalla fine degli anni Settanta. Rischi che in primo luogo sono quelli derivanti dalla crescita economica del Gigante giallo. Ma non solo. "L’influsso esercitato dalla Cina sulla Svizzera" rileva il Servizio delle attività informative della Confederazione è "anche ideologico".

Diem/RG

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