Svizzera

Le chiese sostituite dalla modernità

In Svizzera cresce la popolazione senza religione - Il professore Jörg Stolz: “Con una crisi estrema, potrebbe esserci un’inversione di tendenza”

  • 27 gennaio, 06:59
  • 27 gennaio, 09:28
Collegiata di Neuchâtel

Dentro la Collegiata di Neuchâtel

  • Keystone
Di: Patrick Stopper

Anche la Svizzera è sempre più secolarizzata. Tanto che ora c’è stato il sorpasso: nel 2022 la popolazione senza appartenenza religiosa è diventata il gruppo più numeroso del Paese, superando per la prima volta quella di credo cattolico. È quanto emerge dai più recenti dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), resi noti venerdì.

Il fenomeno della crescente secolarizzazione - che da cinquant’anni si osserva in Svizzera, ma anche in tutti gli altri Paesi occidentali - è legato principalmente alla progressione della modernità, come ci dice il professore Jörg Stolz, direttore dell’Istituto di scienze sociali della religione (ISSR) dell’Università di Losanna.

Appartenenza religiosa in Svizzera: evoluzione dal 1970 al 2022

In Svizzera la popolazione senza affiliazione religiosa ha per la prima volta superato quella di credo cattolico

  • UST

“La società mette a disposizione sempre più strumenti per risolvere problemi di cui un tempo si occupava la religione” spiega l’esperto. Se in passato, per esempio, la Chiesa forniva sicurezza, oggi si fa invece capo allo Stato sociale e alle assicurazioni. “Sempre più persone ritengono pertanto che la religione non sia per forza necessaria, tanto che ogni generazione è leggermente meno religiosa di quella precedente”.

Popolazione senza affiliazione religiosa per fascia d'età (2022)

La popolazione senza appartenenza religiosa è più giovane del resto della popolazione

  • UST

I fedeli confrontati con gli scandali degli abusi

Oggigiorno i fedeli sono a più riprese confrontati con episodi di abusi sessuali avvenuti negli scorsi decenni in ambito ecclesiale. Ma pur contribuendo a una maggiore secolarizzazione, non si tratta di un fattore determinante, secondo Stolz. “Dopo ogni scandalo si registrano più persone che lasciano le chiese. Tuttavia, il numero di abbandoni e di chi non viene battezzato è altrettanto importante nella Chiesa riformata, dove non si hanno grandi scandali”.

Tra le ragioni che spingono le persone a lasciare la Chiesa si conta pure l’imposta di culto (il cui importo varia di cantone in cantone). Ma anche in questo caso, il professore sottolinea che la questione finanziaria non è la causa principale della secolarizzazione. Lo dimostra il fatto che in alti Paesi, dove non esiste un contributo obbligatorio, il fenomeno è presente in misura analoga.

popolazione senza affiliazione religiosa per cantone 2022 UST.JPG

In Ticino il 27,6% della popolazione non ha un'affiliazione religiosa

  • UST

La crescente secolarizzazione va appunto ricondotta alla modernità. Lo si evince anche dal fatto che il numero di persone senza appartenenza religiosa è più alto nei cantoni urbani, quali Basilea Città e Ginevra, come pure più in generale nelle città. “È qui che troviamo molti giovani, molte persone politicamente di sinistra, molte persone istruite che frequentano l’università: sono questi gli individui che non hanno una confessione”.

Senza religione, ma non per forza senza spiritualità

Non avere un’appartenenza religiosa non significa per forza che non si creda in nulla o che non si viva una spiritualità. “Significa soltanto che nell’ambito di un sondaggio queste persone hanno dichiarato di non avere una religione” afferma ancora Stolz, sottolineando che “tra i cosiddetti ‘senza religione’ si trovano anche persone che credono in altro, che sono esoteriche o che hanno una loro spiritualità”.

Jörg Stolz, professore di sociologia delle religioni all'Università di Losanna

Jörg Stolz

  • UNIL

Una crisi estrema potrebbe cambiare tutto

È da anni che le chiese sono confrontate con un’emorragia di fedeli. Come si potrebbe invertire la tendenza? “È una domanda che mi viene sottoposta spesso, anche da rappresentanti della Chiesa” premette Stolz. E conclude: “Non credo che le chiese stiano facendo qualcosa di sbagliato e che lavorando differentemente possano invertire la tendenza. Si può immaginare che la situazione cambierebbe col verificarsi di una crisi estrema, come una guerra mondiale o un crollo dell’intero sistema sociale. Ma naturalmente non è quello che vogliamo”.

Svizzera, aumenta la popolazione senza appartenenza religiosa

Telegiornale 26.01.2024, 12:30

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