L’esodo pasquale verso sud è iniziato già lo scorso sabato 1° aprile, quando al portale nord del San Gottardo sono stati raggiunti i quindici chilometri di coda. Anche oggi, mercoledì, gli automobilisti che da oltralpe sono diretti verso sud si devono armare di pazienza: nel pomeriggio il TCS segnalava sei chilometri, con un tempo d’attesa di un’ora.
E nei prossimi giorni il traffico è destinato, come di consueto, a intensificarsi. Il picco sarà verosimilmente raggiunto nella giornata di Venerdì Santo. “Sono previste lunghe code al portale nord, ininterrottamente da giovedì a mezzogiorno fino a venerdì sera” osserva Emina Pracalic di Viasuisse, interpellata dalla RSI.
Una situazione che avrà conseguenze anche sul traffico pendolare serale in territorio ticinese, che “sarà particolarmente congestionato”. Da qui si prevedono colonne sulla A2 anche tra Bellinzona e Chiasso, così come su tutti gli altri tratti tipici del traffico pendolare.
Il traffico pendolare sulle strade ticinesi
Un 2022 quasi da record
Nel 2022, in occasione del Venerdì Santo, al portale nord del San Gottardo era stato registrato quasi un record: si era formata una coda lunga 22 chilometri, con tempi d’attesa superiori a tre ore e quaranta minuti. Secondo Viasuisse quest’anno si toccheranno probabilmente i venti chilometri, anche considerando che “il 2022 era il primo anno senza restrizioni legate alla pandemia”.
Dall’apertura della galleria del San Gottardo, il record assoluto – sulla base dei dati di Viasuisse – risale al Venerdì Santo del 1998, quando in direzione sud erano stati toccati i 25 chilometri di coda.
Le alternative
Ai viaggiatori provenienti dall'area di Zurigo e dalla Svizzera orientale, il TCS consiglia di prendere la strada del San Bernardino (A13). Un’alternativa, questa, che conviene non appena il tempo d’attesa al tunnel del San Gottardo supera l’ora. Se si viaggia verso sud dal Mittelland, l’alternativa è rappresentata dal treno navetta attraverso il Lötschberg o il Sempione. Gli automobilisti provenienti dalla Svizzera occidentale possono optare per il Gran San Bernardo, che a differenza del San Gottardo – precisa il TCS – è a pagamento.
Un test anti-colonne
Nel frattempo, proprio oggi (mercoledì) in territorio urano sono scattate, in via sperimentale, delle misure volte a rendere più fluido il traffico. Di cosa si tratta? A seconda della lunghezza delle colonne, oltre all’entrata autostradale di Göschenen viene chiusa per tutti i veicoli (inclusi quelli con targa urana) anche quella di Wassen. Ed è pure prevista una riduzione a ottanta chilometri all’ora della velocità massima consentita. Tali misure saranno adottate fino alla riapertura della strada del passo.
Per chi sceglie il treno, 34'000 posti a sedere in più
Sono comunque molti i viaggiatori che durante il periodo pasquale decidono di lasciare l’auto a casa. Anche quest’anno le FFS prevedono infatti un aumento del numero di passeggeri. Nel periodo da giovedì 6 a lunedì 10 aprile tra la Svizzera tedesca e il Ticino circoleranno, pertanto, 22 treni supplementari. Diversi treni regolari viaggeranno inoltre con carrozze o unità aggiuntive. In questo modo lungo la linea del San Gottardo saranno disponibili 34'000 posti a sedere in più.
Anche il treno per raggiungere il Ticino
Anche il “caldo” porta i turisti al sud
Il weekend pasquale segna l’inizio delle vacanze nella maggioranza dei cantoni d’oltre San Gottardo (come pure in Ticino) e anche in diversi Länder tedeschi. E anche le previsioni meteorologiche spingono i turisti verso sud.
Per quanto riguarda la Svizzera italiana, dopo un venerdì con qualche possibile rovescio, per sabato e domenica si prospettano delle giornate prevalentemente soleggiate e con un rialzo delle temperature (tra i 17 e i 18 gradi), come ci dice Lorenzo Di Marco di MeteoSvizzera.
Anche al nord il venerdì sarà caratterizzato da rovesci, mentre sabato e domenica sono previste alcune schiarite. Le temperature resteranno comprese tra i 10 e i 13 gradi.
Turismo pasquale sul lungolago di Lugano
Ancora camere libere negli hotel ticinesi
Sono migliaia le vetture che in questi giorni sono diretti verso sud. Ma quante si fermano in Ticino? Difficile dirlo. Fatto sta che a ridosso del weekend pasquale, negli alberghi ticinesi si contano ancora stanze libere. “Non c’è ancora il sold out” conferma alla RSI Lorenzo Pianezzi, presidente di HotellerieSuisse Ticino. “Rispetto agli anni precedenti, constatiamo un ritardo nelle prenotazioni. Ma siamo fiduciosi e contiamo di avere un weekend pasquale da tutto esaurito”.
Il presidente di HotellerieSuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi
La situazione è forse determinata anche dalle previsioni meteorologiche non del tutto positive per il venerdì. Fatto sta che “dobbiamo smetterla di considerare la Pasqua come l’inizio della stagione turistica” afferma ancora Pianezzi. “A gennaio – ricorda – abbiamo registrato un numero di pernottamenti migliore rispetto allo stesso mese degli anni precedenti”. Cosa significa? “Il nostro turista viene in Ticino anche in altri periodi dell’anno, basta che siano soddisfatte determinate condizioni. Per esempio la presenza di una temperatura gradevole. E quest’anno potrebbe aver aiutato anche la carenza di neve nelle località di montagna”.
Turismo, in fuga verso sud
Il Quotidiano 01.04.2023, 19:00