Sempre più persone pagano con Twint, il servizio di pagamento tramite cellulare entrato nelle abitudini della metà degli svizzeri. Per molti commercianti c’è però un rovescio della medaglia: per ogni pagamento con Twint - proprio come con una carta di credito - c’è una commissione da pagare.
L’anno scorso Twint ha superato i 5 milioni di utenti, oltre la metà della popolazione svizzera, 386’000 transazioni, e quest’anno saranno ancora di più. Un fenomeno che interessa anche l’Unione svizzera arti e mestieri. Secondo Mikael Huber, responsabile del settore finanze e fiscalità, “per molti commercianti Twint è un’opportunità perché permette di vendere i propri prodotti, ma la commissione dell’1,3% è troppo elevata, diversi rinunciano ad offrire questa possibilità ai clienti.”
Applicazioni, carte di credito e carte di debito... Difficile districarsi in una giungla di commissioni diverse. Se con le carte di credito si può raggiungere anche il 2-3%, con le attuali carte di debito si paga un importo fisso: meno di 30 centesimi per transazione. Jens Plath, membro della direzione di Twint, invita a fare bene i calcoli .“Una tassa fissa di poco inferiore ai 30 centesimi non significa che costi meno rispetto alla nostra commissione. È così solo a partire dai 20-25 franchi. Ma bisogna sapere che per buona parte dei piccoli commercianti, la maggioranza dei pagamenti è sotto questa soglia. In questo segmento Twint è molto conveniente.” Un mercato che è destinato a cambiare presto con l’arrivo della nuova generazione di carte di debito, con commissioni tendenzialmente più elevate.
Testimonianze dalle bancarelle
Martedì è giorno di mercato nella piazza di Winterthur. “Ormai il 20% dei giro d’affari qui al mercato avviene tramite Twint”, dice Ruedi Brugger, agricoltore di Rickenbach. Per lui la commissione da pagare è l’1,3%. Fa parte del gioco: anche avere i contanti, doverli contare e portare in banca può essere un costo.
E sono in tanti a pensarla come lui. Su molte bancarelle infatti spicca il codice QR, ma non al banco del pane di Ernst Bertschi: “Niente carte, niente Twint”. Troppe spese secondo questo panettiere, che in tal caso dovrebbe aumentare di 10 centesimi il prezzo del pane e non lo vuole fare.