Svizzera

Le ragioni delle dimissioni di Beck

La numero uno di RUAG, oltre alle contestate dichiarazioni sulla riesportazione di armi, avrebbe proseguito le trattative per 96 Leopard 1 all’Olanda nonostante il veto di SECO e Governo

  • 8 agosto 2023, 12:10
  • 8 settembre 2023, 21:08
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Un Leopard II in un deposito RUAG a Thun

  • archivio keystone
Di: RG-Driussi/Red. MM 

Ci sarebbe più di un motivo dietro le dimissioni dell'amministratrice delegata di RUAG, Brigitte Beck. Oltre alle sue dichiarazioni in contrasto con la politica svizzera in tema riesportazione armi, ci sarebbe anche il concreto tentativo di vendita di carri armati Leopard 1 all'Olanda da poi consegnare all'Ucraina, affare bloccato dal Consiglio federale. La vicenda chiama indirettamente in causa anche la ministra della difesa Viola Amherd, quantomeno secondo la stampa d'Oltralpe.

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Telegiornale

Telegiornale 07.08.2023, 12:30

Negli articoli odierni c'è chi descrive Beck come l'alta dirigente che ha pagato per la sua schiettezza e la mancanza di filtri laddove era necessario, chi invece non gliene fa propriamente una colpa, nella misura in cui non è stata preparata al confronto coi media, e infine chi critica la scelta stessa di Brigitte Beck alla testa di RUAG.

Ad accomunare gli articoli di diverse testate è però appunto un altro aspetto, l'altro motivo che ci sarebbe dietro alle sue dimissioni. Quantomeno di pari peso al suo invito a Germania e Spagna di ignorare il veto di Berna alla riesportazione di materiale di guerra svizzero in Ucraina. Si tratta dei 96 carri armati Leopard 1 posteggiati in Italia che la RUAG, proprietaria, voleva rivendere alla tedesca Rheinmetall; operazione che sarebbe stata finanziata dall'Olanda. Incassato un primo no a inizio anno dalla SECO, RUAG ci ha riprovato recentemente scontrandosi col muro del Consiglio federale. Nel mentre però, Brigitte Beck avrebbe fatto comunque proseguire le trattative, anziché annullarle o quantomeno sospenderle, facendo credere agli acquirenti che la vendita era cosa quasi fatta.

Viola Amherd responsabile?

Sedotti e abbandonati, tedeschi e olandesi non le hanno poi mandate a dire a Berna ed è qui che s'innesca l'ennesima polemica, in realtà in parte già scoppiata: c'è una responsabilità politica dietro tutto questo, essendo RUAG di proprietà della Confederazione? Viola Amherd, che secondo più fonti appoggiava l'affare, avrebbe dovuto intervenire?

A soffiare sulle fiamme c'è poi il vento di un precedente non da poco: l'acquisto degli F35, comunicato a trattativa pure parecchio avanzata con la Francia per i Rafale; circostanza che fece arrabbiare addirittura l'Eliseo.

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RG 12.30 del 08.08.2023 - Il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Info 08.08.2023, 12:30

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