Le aziende primarie del mercato europeo dovrebbero pagare le multe per i subappaltatori trovati a non versare salari svizzeri (dumping). È una delle richieste varate venerdì dall’assemblea straordinaria dell’Unione sindacale svizzera (USS) per poter dire sì ai nuovi accordi bilaterali, presentati a dicembre, tra la Confederazione e l’Unione europea.
Nella risoluzione si afferma che l’apertura verso l’UE è accolta favorevolmente: tuttavia, le informazioni disponibili mostrano, secondo i delegati dell’USS, che i bilaterali metterebbero a rischio la protezione dei salari e del servizio pubblico nella Confederazione.
Problematica, a detta del gigante sindacale elvetico, è anche la “regolamentazione europea delle spese”: “Le imprese straniere dovrebbero coprire i costi di vitto e alloggio in Svizzera secondo le tariffe in vigore nel proprio Paese”. Le misure proposte, nell’ottica dell’USS, dovrebbero anche migliorare le condizioni nel settore del lavoro temporaneo.
Accordo Svizzera-UE, quale benefici economici?
SEIDISERA 15.01.2025, 18:00
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