Svizzera

Le varianti cinesi non sono considerate una minaccia

In vista dell'arrivo di viaggiatori dal Paese asiatico l'UFSP non è preoccupato per il sistema sanitario elvetico

  • 5 gennaio 2023, 21:32
  • 20 novembre, 12:13
Passeggeri cinesi in arrivo nel Regno Unito

Passeggeri cinesi in arrivo nel Regno Unito

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Di: TG/pon 

Le varianti del coronavirus che circolano in Cina non rappresentano un pericolo per il sistema sanitario svizzero, perché non sono diverse dalle nostre e non provocano un decorso più grave della malattia. È quanto ha fatto sapere a nostra domanda l'Ufficio federale della sanità pubblica riguardo a possibili provvedimenti nei confronti dei viaggiatori cinesi che dall'8 gennaio torneranno a viaggiare liberamente all'estero e a rientrare in patria senza quarantena. A fine mese è prevista dopo un lungo isolamento anche la ripresa dei primi voli diretti fra il gigante asiatico e la Confederazione e anche da noi sono stati avanzati timori che questo possa coincidere con un picco di contagi.

Alcuni Paesi europei (ma non tutti) e anche asiatici hanno già introdotto l'obbligo del test per i cinesi in arrivo. L'Unione Europea ha raccomandato inoltre mercoledì ai suoi membri di imporre il tampone nelle 48 ore che precedono la partenza. Bruxelles incoraggia pure a iniziare a fare tamponi rapidi a campione in aeroporto a chi arriva per poi sequenziarli e vedere quali sono le varianti presenti. Sono raccomandazioni che, per ora almeno, Berna non ha deciso di fare sue.

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