L'ex ministro dell'intrerno del Gambia Ousman Sonko, sospettato di crimini contro l'umanità, resterà in detenzione provvisoria, poiché, secondo il Tribunale penale federale, esistono sia il rischio di fuga che quello di collusione.
La corte di Bellinzona, il cui verdetto è stato reso noto mercoledì, non crede d'altro canto che l'indiziato, già capo della polizia del suo paese, non fosse al corrente delle torture praticate dalle forze dell'ordine e dai gruppi di paramilitari che le affiancano.
L'uomo, che sarebbe fuggito lo scorso settembre dopo aver rifiutato d'eseguire un ordine di Yahya Jammeh, presidente fino a inizio 2017, è stato arrestato il 28 gennaio, mentre si trovava nel centro per richiedenti l'asilo di Lyss, dopo essere stato denunciato da un'organizzazione umanitaria, che lo accusa d'essere stato un elemento cardine del regime e d'essersi macchiato di numerosi delitti ai danni di oppositori.
ATS/dg