L'imam della moschea di Winterthur resta in detenzione preventiva. E' accusato, così come un suo accolito, lui pure non scarcerato, di pubblica istigazione a un crimine o alla violenza.
Le altre due persone fermate durante la retata della polizia di mercoledì sono invece state rilasciate, come fa sapere il ministero pubblico venerdì, specificando che nei confronti di una è comunque stato aperto un procedimento penale per soggiorno illegale.
Le forze dell'ordine erano intervenute sulla base d'una segnalazione alla procura. Durante un sermone, il predicatore, un etiope, avrebbe invitato i fedeli a uccidere i mussulmani che si rifiutano di partecipare alla preghiera in comune e avrebbe inoltre esortato i presenti a fare i loro nomi.
ATS/dg