Uno dei tre iracheni condannati lo scorso marzo dal Tribunale penale federale di Bellinzona (TPF) per sostegno esterno ad organizzazione criminale, potrà essere rimesso in libertà. Lo ha deciso la stessa corte che ha quindi accolto la domanda di scarcerazione richiesta dall’uomo.
Giovedì 21 luglio l’iracheno avrà scontato i due terzi della pena. Lo stesso era finito in carcere nel marzo del 2014 e, due anni dopo, era stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione. I giudici di Bellinzona ritengono che non vi sia pericolo di nuove infrazioni.
L’uomo era stato condannato dal TPF per avere sostenuto, sulle reti sociali, le attività del sedicente Stato islamico. Due altre persone erano state punite più severamente con pene di 4 anni e 8 mesi. Un quarto accusato era stato prosciolto. L’iracheno, a sostegno della sua domanda di rilascio ha sostenuto i forti legami con la Svizzera, Paese in cui risiedono i suoi familiari, di aver trovato un nuovo lavoro e di aver ottenuto un certificato di buona condotta dal carcere di Berna.
ATS/Swing
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