La commissione di esperti indipendenti chiamata a far luce sulle detenzioni abusive in Svizzera ha presentato a Berna oggi, mercoledì, un suo bilancio provvisorio. Decine di migliaia di persone, dalla metà dell'Ottocento e fino al 1981, vennero incarcerate arbitrariamente per "pigrizia", "etilismo", "dissolutezza" e anche per infrazioni di poco conto. Dall'analisi emergono grosse differenze storiche a livello cantonale.
Alcune realtà, come Zurigo, disponevano in materia di leggi specifiche. In altre, ad esempio Ginevra, queste normative non esistevano. Ciò non impediva però alle autorità di incarcerare persone, sulla base di altre disposizioni.
I criteri per disporre una detenzione spaziavano dalla pericolosità di un individuo, fino alla sua curabilità, ha spiegato lo psichiatra Jacques Gasser, docente all'Università di Losanna e membro della commissione.
Red.MM/ARi