Svizzera

MPC: “Più peso al controspionaggio”

Per il procuratore federale Stefan Blättler è necessario aumentare la soglia d’attenzione, visto che quello del cittadino russo fermato non è un caso isolato. Da Mosca e Pechino i rischi maggiori

  • 19 giugno, 10:14
  • 19 giugno, 10:14
Il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler

Il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

In futuro la Svizzera dovrà dare più peso alla difesa dallo spionaggio. Lo sostiene il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler in un’intervista alla “Neue Zürcher Zeitung” pubblicata oggi, mercoledì. Le indagini contro un presunto agente russo non sono un caso isolato, ha sottolineato senza fornire ulteriori dettagli.

Comunicando in modo più aperto le indagini sul presunto agente russo, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) intende dare un segnale. “Non ci possono mettere i piedi in testa”, ha detto il giurista nidvaldese.

Le autorità di sicurezza svizzere hanno fermato un uomo sospettato di essere un agente russo qualche settimana prima della conferenza sull’Ucraina. L’uomo aveva contatti attraverso i quali ha tentato di procurarsi armi e sostanze pericolose in diverse località della Svizzera. Tuttavia, non ci sono indicazioni riguardo a piani per compiere un attentato in Svizzera, ha indicato il MPC martedì.

Blättler ha giustificato la cauta comunicazione nell’intervista alla NZZ, affermando che gli interessi coinvolti nei reati contro la sicurezza dello Stato sono diversi da quelli in altri reati. “Se non diciamo nulla, non significa che non facciamo nulla”, ha spiegato il procuratore generale.

A suo avviso, la Svizzera è concettualmente e idealmente ancorata al mondo occidentale e si impegna a rispettare i valori occidentali: “Se questi valori vengono attaccati, ciò deve avere conseguenze anche dal punto di vista del diritto penale”.

La minaccia per la Svizzera derivante dallo spionaggio straniero, in particolare russo e cinese, resta elevata, ha dichiarato una portavoce del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), confermando l’informazione diffusa da Tamedia. Sottolinea inoltre che la più grande minaccia attuale di spionaggio proviene dai servizi segreti russi. Infatti, la Russia a livello europeo dispiegherebbe il maggior numero di dipendenti dei servizi segreti sotto copertura diplomatica proprio nella Confederazione elvetica.

Un diplomatico russo nel mirino dell'intellingence svizzera

Telegiornale 18.06.2024, 20:00

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