La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto nove imputati nel processo legato alle diramazioni della ‘ndrangheta a Frauenfeld. È uno dei procedimenti scaturiti dall’inchiesta Helvetia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che nel 2014 aveva rivelato l’esistenza di incontri della criminalità organizzata calabrese nel canton Turgovia.
RG 18.30 del 03.11.21 - Il servizio di Elena Boromeo
RSI Info 03.11.2021, 19:30
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Le immagini dei rituali di ‘ndrangheta in una bocciofila di Frauenfeld, in cui si vedevano 15 persone intorno a un tavolo a discutere di droga armi ed estorsioni, avevano fatto scalpore. Per gli inquirenti italiani, quella di Frauenfeld era una cellula mafiosa a tutti gli effetti, tant’è che in primo grado, il Tribunale di Locri aveva inflitto una serie di condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Questa tesi, però, nel 2019 è stata clamorosamente smontata da una sentenza della Corte di Cassazione. I giudici della prima sezione penale avevano infatti aveva assolto quelli che secondo l'accusa erano i due boss, Raffaele Albanese e Antonio Nesci stabilendo che quella di Frauenfeld non poteva essere definita mafia, dal momento che le riunioni non presupponevano metodi intimidatori o estorsivi tipici della criminalità organizzata.
Una decisione - quella sulla cosiddetta “mafia silente” che - come era prevedibile - ha avuto effetti a cascata sugli altri processi. Oltre Albanese e Nesci, l’anno scorso, tre imputati nel processo Helvetia sono stati assolti, e oggi ne sono stati prosciolti altri nove. Contro le sentenze in Appello la procura può ancora fare ricorso, ma a 7 anni dalle indagini la vicenda di Frauenfeld appare drasticamente ridimensionata.
Frauenfeld, assolti 9 dei 12 imputati per ndrangheta
Telegiornale 03.11.2021, 21:00