Continua a suscitare preoccupazioni il riscaldamento delle acque del Lemano. L’aumento della temperature minaccia infatti il fragile ecosistema del lago più grande dell’Europa occidentale.
Il fenomeno è sottolineato nel rapporto 2023, presentato oggi, lunedì, della Commissione internazionale per la protezione delle acque del Lemano (CIPEL). Dal 2012 la temperatura sul fondo del Lemano è aumentata di un grado. Ciò è considerevole, afferma Nicole Gallina, segretaria generale della CIPEL. Quanto alla superficie, nel 2022 la temperatura media ha raggiunto i 13,6 gradi: un dato che corrisponde ad una crescita di 1,2 gradi in 30 anni.
RG 12.30 del 12.02.2024 - Il servizio di Laura Dick
RSI Info 12.02.2024, 12:26
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Il 2022, va ricordato, è stato un anno di caldo record, con scarse precipitazioni e alti livelli di irraggiamento solare. Queste condizioni hanno fatto sì che la temperatura, fra la superficie e i 10 metri di profondità, superasse costantemente la norma. La mancanza di inverni rigidi con periodi ventosi ha quindi impedito alle acque del lago di mescolarsi completamente, impedendo la riossigenazione degli strati più profondi. E oggi, sottolinea Nicole Gallina, non c’è più abbastanza ossigeno in profondità per sostenere gli organismi viventi. Gli effetti di questo deterioramento si rifletteranno su più versanti: dalla potabilità dell’acqua (il lago è una fonte d’acqua potabile per una popolazione di un milione di persone), fino alla pesca professionale e alla balneazione.
I laghi perialpini come il Lemano, secondo il Gruppo intergovernativo sui mutamenti climatici (IPCC), sono più sensibili al riscaldamento globale e si stanno intanto riscaldando da 4 a 5 volte più velocemente degli oceani. Al ritmo attuale la temperatura delle loro acque potrebbe salire di 3,8 gradi entro la fine del secolo.