Ci vorrà molta pazienza quest’anno per partire per le vacanze estive: non solo per colpa delle lunghe colonne d’automobili, ma anche perché le compagnie aeree incorrono in grossi problemi, soprattutto di personale. Fra queste, vi è anche Swiss, che malgrado le difficoltà lascia a terra parecchi dipendenti a causa del Covid-19. Il vettore aereo ha infatti deciso di introdurre l’obbligo vaccinale e di non più utilizzare, soprattutto a bordo dei velivoli, personale non immunizzato.
Swiss rimane quindi anche ancorato alla decisione presa in autunno di licenziare circa 150 dipendenti non vaccinati, riferisce la SonntagsZeitung.
L'impresa ha già proceduto alle prime rescissioni di contratto e ne seguiranno altre, ha indicato un portavoce al domenicale. La vaccinazione obbligatoria viene motivata con ragioni legate al benessere dei dipendenti e a criteri operativi: viene ritenuto troppo complesso tenere conto del personale di volo non vaccinato nella pianificazione delle operazioni.
Approccio quasi unico al mondo
La testata zurighese dà voce anche ai dipendenti interessati, che vorrebbero tornare a lavorare. "Mi piacerebbe volare di nuovo, ma purtroppo non mi è permesso", afferma un'assistente di volo. Stando alla SonntagsZeitung Swiss è quasi l'unica al mondo nel suo approccio: i vettori che hanno imposto la vaccinazione sono pochi e ancora meno sono quelli che hanno proceduto a licenziamenti.
Come noto a causa della carenza di personale Swiss si è vista costretta a cancellare un centinaio di voli quest'estate, stralciando anche alcune destinazioni dall'orario, con conseguenze per circa 10'000 viaggiatori.
Manca personale, Swiss cancella decine di voli
Telegiornale 07.06.2022, 22:00