Vincere le elezioni federali, e rafforzare le politiche e i valori dell’UDC: gli obiettivi del suo mandato sono stati raggiunti. Ecco dunque che il presidente dell’UDC nazionale Marco Chiesa ha annunciato di non volersi ricandidare, il prossimo marzo, alla guida del partito.
“Si possono sempre avere rimpianti, ma bisogna guardare avanti” afferma Chiesa, da noi interpellato. “Credo che l’obiettivo principale di un presidente e il mio in particolare era quello di avere una linea politica chiara nell’ambito di temi che mi stanno a cuore, quali l’immigrazione di massa, la politica dell’asilo e l’approvvigionamento energetico del Paese. Ritengo dunque di aver raggiunto lo scopo della mia presidenza”.
Marco Chiesa lascia la presidenza UDC
Telegiornale 28.12.2023, 12:30
Nell’intervista pubblicata oggi, giovedì, sulle testate CH Media e sul Corriere del Ticino, il politico ticinese ha sottolineato che decisioni di questo tipo si prendono all’unanimità in famiglia. “Dietro una presenza così assidua oltre San Gottardo, ci deve essere qualcuno che a casa fa l’inimmaginabile. Sono molto riconoscente a mia moglie e anche ai miei figli che mi hanno sostenuto durante questi quattro anni” sottolinea, parlando di un’esperienza “straordinaria”.
I ticinesi “costruttori di ponti”
La prossima primavera si conclude quindi il mandato del primo presidente UDC non svizzero tedesco. Chiesa come ha vissuto questa esperienza come ticinese? “Sono sempre stato accolto molto bene in tutte le sezioni svizzero tedesche e svizzero francesi. Questo significa che i ticinesi sono persone in grado di costruire ponti a livello svizzero, in tutte le regioni linguistiche del nostro Paese” afferma. E aggiunge: “Noi sappiamo comprendere, adattarci bene alla realtà svizzera, anche perché volevamo e vogliamo essere liberi e svizzeri. In questo senso, io ho riconosciuto nella popolazione elvetica l’apprezzamento nei confronti del Canton Ticino”.
Chiesa, il bilancio della sua presidenza
Telegiornale 28.12.2023, 12:30
L’ipotesi Lugano: “Una decisione ancora da prendere”
Per Chiesa il mandato terminerà il prossimo marzo, a ridosso delle elezioni comunali. Sulle liste luganesi per il Municipio si troverà quindi anche il suo nome? “È troppo presto per dare una risposta concreta” ribadisce. “Ho preso una decisione importante, ossia quella di non richiedere un terzo mandato a livello nazionale alla testa del primo partito svizzero. E riguardo a Lugano, ci rifletterò durante le festività che sto passando con la mia famiglia”.
L'analisi di Simona Cereghetti
Telegiornale 28.12.2023, 12:30
Il toto-nomi per il post Chiesa
Chi prenderà il posto di Marco Chiesa alla testa del partito? Una commissione cerca è già al lavoro per individuare possibili successori. Ed è nel frattempo scattato il toto-nomi. L’esito della ricerca dipenderà anche dalla direzione che il partito vorrà prendere, ovvero se puntare alla continuità oppure proporre qualcosa di nuovo.
Marcel Dettling
Uno dei papabili nel segno della continuità potrebbe essere il consigliere nazionale svittese Marcel Dettling, vicepresidente dell’UDC e responsabile della campagna alle ultime elezioni. Già quattro anni fa era in pole position per la successione di Toni Brunner.
Manuel Strupler
Un altro nome è quello del turgoviese Manuel Strupler, pure lui consigliere nazionale, ex lottatore e imprenditore ortofrutticolo. Non va poi dimenticato Benjamin Giezendanner, imprenditore, consigliere nazionale argoviese.
Benjamin Giezendanner
Se il partito optasse per un cambio di direzione, il primo nome sarebbe quello di una donna romanda: la consigliera nazionale ginevrina Céline Amodruz, avvocata, banchiera, già co-vicepresidente del partito. Un’altra donna potrebbe essere la consigliera agli Stati sangallese Esther Friedli, compagna dell’ex presidente di partito Toni Brunner.
RG 12.30 del 28.12.2023: La corrispondenza di Alessio Veronelli sui possibili successori di Marco Chiesa
RSI Info 28.12.2023, 12:48
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