Vista anche la pressione a livello europeo, il Consiglio federale propone soluzioni innovative, già accettate internazionalmente, e una riduzione della tassazione cantonale degli utili aziendali, mettendo in conto una perdita tra uno e tre miliardi di franchi di entrate fiscali.
Nel rapporto pubblicato oggi, Berna indica la linea da seguire in vista della terza riforma dell'imposizione delle imprese, senza entrare nel concreto.
Ma il tempo stringe: l'UE non tollera infatti che talune società estere godano di regimi fiscali privilegiati rispetto a quelle nostrane, uno status che alle casse elvetiche frutta però oltre 5 miliardi di franchi.
Il PS minaccia un'iniziativa
Le soluzioni proposte da Berna per risolvere con l'UE il contenzioso sull'imposizione delle imprese non piacciono al Partito socialista, che minaccia di lanciare un'iniziativa popolare.
La proposta del Consiglio federale non farebbe altro che aumentare la concorrenza fiscale tra i cantoni, facendo ricadere il carico sulle famiglie, argomenta oggi il PS, che stima perdite di 5 miliardi per cantoni e comuni. Il progetto d'introdurre un'imposta sui guadagni di capitale per compensare le perdite dovute alla riforma II delle imprese piace invece, ma viene esclusa l'eventualità d'un aumento dell'IVA.
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