Mercato del lavoro in affanno

"L'evoluzione del mercato del lavoro nel 2015 rispecchia una crescita moderata e in calo". A rilevarlo è la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) che venerdì, alla luce dei dati della disoccupazione di dicembre (si veda il correlato), ha diffuso la sua analisi sull’evoluzione nell’arco degli ultimi 12 mesi.

Si diffonde il lavoro ridotto

La situazione presenta più segnali di deterioramento. Il 2015, evidenzia la SECO, ha fatto registrare il primo aumento del tasso di disoccupazione destagionalizzato dopo quasi due anni. È salito al 3,4%, mentre da metà 2013 era invariato al 3,2. Al rialzo anche le cifre del lavoro ridotto. Il numero delle aziende colpite tra l’ottobre 2014 e 2015 è passato da 165 a 563 e parallelamente le persone toccate sono passate da 1’915 a 5'891 per un totale di 360'172 ore perse.

Iscritti agli URC come nel 2010

A fine anno agli uffici regionali di collocamento (URC) di tutta la Svizzera erano iscritti erano 158’629, il livello più alto dall'aprile 2010. Parallelamente il numero dei posti vacanti annunciati è sceso di 1’432 a 8'033 con un calo di quasi il 10% rispetto a fine 2014. Lievita anche il numero delle persone che hanno esaurito o stanno esaurendo il diritto alle indennità (nel solo mese di ottobre sono state 3'112).

Diem

Il deterioramento del mercato del lavoro provoca maggiori costi a carico dell’assicurazione disoccupazione. Costi che, si stima, passeranno da 6,5 a 6,85 miliardi di franchi. Il fondo di compensazione dovrebbe chiudere l’esercizio con una maggiore entrata di 0,63 miliardi in discesa di oltre 100 milioni di franchi rispetto al 2014 quando era stata di 0,74 miliardi.

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