Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha convocato oggi, giovedì, l’ambasciatore russo, a seguito delle minacce rivolte in un comunicato della rappresentanza diplomatica nei confronti di un giornalista della NZZ, autore di un reportage sulle azioni ucraine di sabotaggio nei territori occupati nell’Oblast di Zaporizhia.
Il DFAE ha comunicato personalmente a Sergei Garmonin che quanto scritto nel comunicato è inaccettabile e che intimidazioni di questo tipo non sono tollerate in Svizzera, ha affermato un portavoce all’agenzia Keystone-ATS, aggiungendo che è stato ricordato come la libertà d’informazione e dei media sono sancite nella Costituzione elvetica.
Nel suo testo pubblicato qualche giorno fa, l’ambasciata russa criticava aspramente il reportage apparso sulle colonne della NZZ, aggiungendo che le informazioni riportate erano false, da considerare come apologia del terrorismo ucraino e che per quanto scritto in Russia l’autore sarebbe punito con una multa e con il carcere. Si aggiungeva inoltre che tali pene potrebbero ancora essere inflitte al giornalista qualora dovesse recarsi nella Federazione russa.
Sulla questione ha preso posizione anche la sezione svizzera di Reporter Senza Frontiere (RSF), che giovedì in un comunicato ha dichiarato che quanto scritto dall’ambasciata russa è “inaccettabile, scioccante e assurdo” e che denota “totale disprezzo per la libertà di stampa”. Nel 2022, ha ricordato RSF, la Russia si era piazzata al 155° posto su 180 per quanto riguarda la classifica mondiale della libertà di stampa.

Mosca minaccia un giornalista della NZZ
Telegiornale 20.04.2023, 12:30