Ventisette persone hanno perso la vita in montagna nella stagione 2020/2021 in Svizzera. Travolti da una valanga sabato scorso, Lake e Forrest Schorderet hanno pubblicato il loro video dell'incidente quale misura preventiva. I due fratelli ammettono, ai microfoni di RTS, di aver "giudicato male" i rischi.
Il bilancio delle vittime sulle montagne svizzere questo inverno si è acuito martedì con la morte dell'ex campionessa francese di snowboard Julie Pomagalski, travolta all'età di 40 anni da una valanga nel canton Uri.
Solo in Vallese, undici persone sono morte a causa di undici valanghe durante questa stagione. La morte più recente - un bernese di 42 anni - è di martedì, nell'area del Blanc de Moming sulle alture di Zinal in Val d'Anniviers.
Alcune persone sono molto fortunate. E Lake e Forrest Schorderet, due fratelli freerider, lo sono. Il video del loro incidente, che hanno postato su Instagram, mostra la disavventura che gli è capitata sabato scorso a Saint-Luc. Hanno deciso di pubblicarlo per educare gli appassionati di fuoripista. Cinque lunghi ed agghiaccianti minuti - visti più di 500'000 volte - durante i quali Forrest Schorderet e due amici salvano Lake Schorderet, finito sotto la valanga che loro stessi hanno causato.
"Sono completamente sepolto. E all'improvviso, la paura prende il sopravvento. Cerco di muovermi. Non posso. Provo ad a urlare, ma non serve. Tra me e me ho pensato che fosse finita", racconta Lake Schorderet.
Ed il fratello Forrest ammette: "Abbiamo giudicato male i potenziali rischi. Era una parete troppo ripida, in quelle condizioni, ovvero con un grado di pericolo valanghe di 3 (pericolo marcato, ndr.). Non avremmo dovuto non farlo. È stato un grosso errore".
Notiziario 11.00 del 24.03.2021 Tre morti per valanghe