La modifica della Legge federale sulla radiotelevisione è stata ben accolta in consultazione, nonostante divergenze sul sostegno ai media elettronici. Con la modifica le radio e le televisioni private riceveranno dal 6 all’8% del canone, ora al 4-6%.
Il pacchetto prevede anche un sostegno alla formazione, alle agenzie di stampa, agli organismi di autoregolamentazione e ai media elettronici, aspetto che suscita alcune critiche. Diverse associazioni mediatiche ritengono infatti che la promozione dei media elettronici, pur necessaria, vada fatta in altra sede.
Tra i partiti, il PLR, che approva la riforma tranne per quel che concerne la promozione della stampa elettronica ritiene si debba aspettare il voto sull’iniziativa popolare “200 franchi bastano”. I mezzi a favore delle emittenti regionali devono essere discussi tenendo conto del futuro mandato della SSR. L’UDC è invece critica e si oppone all’aumento dell’intervento statale nel settore dei media.
Infine la SSR si dice favorevole a una riforma che rafforzi il pluralismo dei media ma nota che l’aumento della percentuale del canone ai privati costerà all’azienda 35 milioni di franchi.
Notiziario
Notiziario 27.10.2024, 09:00
Contenuto audio