Gli autori di molestie sessuali sul luogo di lavoro non sono più esclusivamente i maschi e le vittime non sono più solo le signore.
Circa la metà dei 2'400 impiegati interpellati da uno studio del Programma nazionale di ricerca dice di aver già vissuto un comportamento non desiderato e potenzialmente moleste. Le percentuali tra i due sessi sono uguali. L’inquietudine soggettiva, che è uno dei criteri per definire il reato secondo la legge sull’uguaglianza, è più marcata nelle donne. Questo, secondo la ricercatrice Franciska Krings, è dovuto alla ripartizione tradizionale del potere nella società.
Gli studiosi non hanno identificato nessun tratto della personalità tipico nelle vittime o negli autori. La cultura aziendale è determinante per la nascita di comportamenti molesti. Un clima di lavoro in cui vigono il mutuo rispetto e i principi etici ha un effetto protettivo.
ATS - PaB