Svizzera

Molti i papabili UDC

Diversi nomi per la successione di Widmer-Schlumpf, ma poche possibilità per romandi e ticinesi

  • 28 ottobre 2015, 19:21
  • 7 giugno 2023, 14:22
Heinz Brand con Magdalena Martullo-Blocher

Heinz Brand con Magdalena Martullo-Blocher

  • keystone

Il ritiro di Eveline Widmer-Schlumpf facilita il compito dell'UDC, che rivendica un secondo seggio in Governo. Rimane da scegliere il buon candidato o il buon ticket il 20 novembre in vista del rinnovo integrale del Governo in programma il 9 dicembre.

I papabili

Tra i volti noti anche a livello nazionale figura l'UDC grigionese Heinz Brand, già capo della polizia degli stranieri nel suo cantone e giudicato un esperto delle questioni migratorie. Anche il direttore del Dipartimento costruzioni di Zugo Heinz Tännler, che quattro anni fa aveva sfiorato la nomina per la corsa all'esecutivo finendo dietro allo zurighese Bruno Zuppiger figura tra i favoriti. Nelle ultime settimane è salito alla ribalta anche il nome del consigliere agli Stati sciaffusano Hannes Germann, già dato tra i favoriti nel 2011. Accanto a quello di Germann circola il nome del consigliere nazionale argoviese Hansjörg Knecht; quest'ultimo ha la stoffa del ministro, ha sostenuto Brunner. A questo drappello di "papabili" si aggiungono i consiglieri nazionali Thomas Hurter (SH), Albert Rösti (BE) e Adrian Amstuzt (BE). Tra i nomi che circolano quali possibili sostituiti della grigionese figura anche quello del consigliere nazionale zurighese Gregor Rutz.

Latini: poche chances

Nella Svizzera romanda si sono già dichiarati disponibili il consigliere di Stato vallesano Oskar Freysinger e il consigliere nazionale vodese Guy Parmelin, contadino di mestiere e vignaiolo. Anche il consigliere nazionale ginevrino Yves Nidegger potrebbe correre per un posto nell'esecutivo. Gli aspiranti romandi rimangono però degli outsider: nel Consiglio federale ci sono infatti già due francofoni. E il Ticino? Dopo la mancata rielezione di Pierre Rusconi al Nazionale, è assai improbabile che giunga una candidatura dal Sud delle Alpi.

Brunner non ne vuole sapere

Il presidente dell'UDC Toni Brunner (SG) non intende presentarsi. La sua elezione sarebbe tutt'altro che sicura; si porta sulle spalle un fardello non da poco: è infatti considerato la "creatura" di Christoph Blocher.

ats/joe.p.

Ti potrebbe interessare