Nora Illi, elvetica convertita all'Islam, che è stata fra i fondatori del Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS), è morta lunedì all'età di 35 anni a causa di un tumore al seno contro il quale lottava da tempo. Lo ha comunicato la stessa organizzazione martedì in una nota.
La donna, che per anni ha difeso una visione tradizionalista, era favorevole alla poligamia per gli uomini e indossava il niqab, lascia sei figli e il marito. Il funerale, con rito islamico, si terrà nel cimitero di Bremgarten a Berna. A causa dell'attuale epidemia di coronavirus potranno parteciparvi solo persone espressamente invitate.
Era apparsa così in un dibattito su ARD
Diventata musulmana a 18 anni, Nora Illi era riuscita spesso a farsi notare, anche infrangendo in Ticino, a Locarno e Lugano, il divieto di indossare il velo integrale. Controverse anche alcune sue apparizioni sui media, come la partecipazione a un dibattito in diretta sulla rete tedesca ARD nel 2016, quando aveva definito "coraggio civile" la decisione di molti giovani di partire per la Siria a combattere la "guerra santa".