La federazione delle organizzazioni islamiche di Zurigo ha deciso di sospendere la moschea An'Nur dopo l'operazione di polizia di mercoledì mattina e si distanzia dai propositi tenuti dal suo imam.
"Siamo scioccati dagli appelli alla violenza in un luogo di culto" afferma il presidente della federazione, che rappresenta quasi tutte le moschee del cantone, in un'intervista alla SonntagsZeitung.
La misura presa è però solo un avvertimento e il presidente si oppone a una chiusura della moschea, sottolineando che l'associazione sta studiando nuove regole alle quali gli imam dovranno sottostare.
Maggiore controllo sui finanziamenti
Intanto la consigliera nazionale Doris Fiala (PLR Zurigo) ha chiesto, in una mozione, che tutti i finanziamenti alle moschee che arrivano da associazioni islamiche estere vengano inseriti in un registro, in modo da permetterne la tracciabilità. Ci vorrebbero, secondo la liberal-radicale, come riporta la NZZ am Sonntag, maggiori controlli sulle fondazioni religiose e più trasparenza: "Attualmente quasi tutte le operazioni si svolgono nel silenzio. Questo deve cambiare".
ATS/sf
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