Svizzera

Mozioni a San Gallo in soccorso della Santa Katherina di Wil

UDC e Centro vogliono contrastare la sentenza del tribunale federale che tutela la parità di genere sui contributi pubblici alla scuola femminile

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San Gallo, iniziativa per le scuole separate

Telegiornale 21.03.2025, 20:00

Di: TG/sdr 

La politica sangallese prova a contrastare una sentenza del Tribunale federale riferita ad una scuola cattolica e femminile del cantone. Il fatto risale allo scorso gennaio, quando i giudici di Mon Repos hanno sancito che le scuole che ricevono soldi pubblici non possono offrire l’insegnamento solo a ragazzi o solo a ragazze perché violerebbe il principio di parità di trattamento.

La scuola della discordia è la Santa Katherina di Wil dove attualmente studiano 140 ragazze. Appunto, solo ragazze, qualcosa che per il tribunale non va bene. “Quando avremo approfondito le motivazioni della sentenza e avremo capito che margine di manovra abbiamo, ha riferito Armin Eugster, presidente della fondazione St. Katherina, adotteremo degli accorgimenti integrando anche dei ragazzi, con un piano completamente misto oppure con lezioni separate tra ragazze e ragazzi, ma dovremo adattarci”. La scuola dovrà infatti farlo se vorrà ancora ricevere soldi pubblici.

Intanto, però, UDC e Centro sangallesi vogliono appunto contrastare la sentenza del TF e hanno inoltrato una mozione in Gran Consiglio per modificare la costituzione cantonale e rendere possibile, anche in futuro, il finanziamento statale delle scuole separate.

“Con questa sentenza politica, riferisce Sascha Schmid, capogruppo Gran Consiglio UDC -SG, il tribunale federale invade l’autonomia cantonale. La formazione deve restare una competenza dei cantoni. Non ci sono motivi per non offrire più questi modelli scolastici, che funzionano e sono molto apprezzati”. Per i due partiti il rischio è che, se dovesse ricevere solo soldi privati, la Santa Katherina diventi una scuola solo per chi se lo può permettere. Fumo negli occhi secondo chi ha portato la questione davanti ai giudici.

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