Svizzera

Nazionale, niente obbligo dei pannelli solari sui posteggi

I deputati si allineano agli Stati: la nuova Legge federale sull’approvvigionamento elettrico tramite rinnovabili è così pronta per le votazioni finali

  • 26 settembre 2023, 09:35
  • 26 settembre 2023, 10:59

Notiziario delle 10.00 del 26.09.2023

RSI Svizzera 26.09.2023, 10:59

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

La nuova Legge federale sull’approvvigionamento elettrico sicuro tramite fonti rinnovabili è quasi cosa fatta.  Il Consiglio Nazionale si è infatti allineato oggi, martedì, agli Stati e il dossier è ora pronto per le votazioni finali. L’obbiettivo della riforma è di sviluppare le fonti rinnovabili indigene e garantire la fornitura di elettricità, soprattutto in inverno.

“No” all’obbligo sui parcheggi

Per quanto riguarda i pannelli solari, le due Camere hanno concordato un obbligo di installazione sui tetti degli edifici con una superficie superiore a 300 metri quadri. Mentre per quanto riguarda i parcheggi, i deputati – vista l’opposizione della Camera alta - hanno respinto tacitamente qualsiasi obbligo.

La costruzione di tetti solari sui parcheggi avrebbe permesso di risparmiare superfici ancora non costruite, ha sostenuto Kurt Egger (Verdi/TG). Oltretutto, il potenziale è grande, ha aggiunto il turgoviese, che però ha rinunciato a chiedere il voto su questo punto per non prolungare l’iter parlamentare. Ad eccezion fatta dei punti sul fotovoltaico, l’obbiettivo generale della legge è comunque buono, ha aggiunto Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE).

Anche per Christian Imark (UDC/SO) ci sono alcuni elementi nella legge che vanno nella buona direzione. Ciò tuttavia non basterà per risolvere i problemi, generati da scelte sbagliate fatte in passato (leggi: Strategia energetica). Per il democentrista non si potrà rinviare all’infinito il dibattito sull’energia nucleare. Sebbene l’UDC non sia convinta, ha poi precisato il solettese, una parte del gruppo sosterrà la legge al voto finale di venerdì.

Obbligo sui grandi edifici

Nelle sedute precedenti, le due Camere avevano invece trovato un accordo in merito a uno dei punti più controversi del dossier, ovvero l’obbligo di installare pannelli solari sui tetti o le facciate.

Inizialmente il Nazionale voleva un obbligo generale (ossia tutti i nuovi edifici che si prestano e quelli che subiscono ristrutturazioni importanti), vista l’opposizione degli Stati ha però deciso di limitare tale vincolo agli immobili nuovi che hanno una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati (così come prevedono del resto le disposizioni urgenti - e quindi temporanee - in vigore dallo scorso anno).

Per quanto riguarda i deflussi minimi, altro argomento spinoso del dossier, le Camere hanno deciso che l’allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroelettriche sarà possibile solo in caso di penuria. Gli Stati inizialmente volevano considerare anche il raggiungimento degli obiettivi di produzione e importazione.

In tema di efficienza energetica, il Parlamento è del parere che l’amministrazione federale dovrà dare l’esempio, riducendo i propri consumi del 53% rispetto al 2000 entro il 2040. Previsti anche obiettivi per i gestori delle reti di distribuzione e i fornitori di energia elettrica.

Notiziario 10.00

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