Svizzera

Nazionale rinuncia a sanzioni "autonome"

Il Nazionale cambia idea e conferma lo stop già avanzato dagli Stati alla possibilità che il Governo possa imporre in questo senso provvedimenti propri

  • 29 settembre 2022, 15:56
  • 20 novembre, 14:51
Il Consiglio federale non potrà imporre sanzioni in autonomia come nel caso della guerra in Ucraina

Il Consiglio federale non potrà imporre sanzioni in autonomia come nel caso della guerra in Ucraina

  • Keystone
Di: ATS/EnCa 

Il Consiglio federale non potrà imporre sanzioni autonomamente a persone o entità colpevoli di gravi violazioni del diritto umanitario o dei diritti umani. Il Consiglio nazionale ha rinunciato giovedì - con 103 voti contro 83 - a quest’emendamento nel discutere la revisione della Legge sugli embarghi, che è così pronta per le votazioni finali.

Attualmente, la Svizzera può adottare misure restrittive decretate dall'ONU, dall'OSCE o dai suoi principali partner economici. Se vuole andare oltre, il Consiglio federale deve affidarsi alla Costituzione. E va detto che queste sanzioni sono limitate nel tempo.

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Nessun cambiamento per la politica sanzionatoria svizzera

Telegiornale 29.09.2022, 14:30

Il Governo aveva proposto una riforma che gli consentirebbe di adottare autonomamente misure coercitive se gli interessi del Paese lo richiedessero e ciò non solo per i Paesi, ma anche per gli individui e le aziende.

A giugno la Camera bassa era andata oltre, chiedendo la possibilità di decidere sanzioni autonome contro persone o entità coinvolte in violazioni del diritto internazionale umanitario o dei diritti umani o in qualsiasi altra forma di atrocità.

Ma secondo gli Stati l'introduzione di questa disposizione avrebbe gravi ripercussioni sulla neutralità del Paese e solleverebbe una serie di difficoltà dal punto di vista dello Stato di diritto, dubitando della costituzionalità della misura. Oggi, giovedì, il Nazionale si è allineato a quanto espresso dai “senatori” a metà settembre.

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