Segnali di avvicinamento nei negoziati tra Svizzera e Unione europea. Lo hanno annunciato, nella prima mattinata di giovedì, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis e il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, dopo un colloquio telefonico.
Le parti negoziali hanno dichiarato di aver fatto progressi in particolare sul programma di ricerca Horizon dell’UE. In seguito all’interruzione da parte elvetica dei negoziati per un accordo quadro nel maggio 2021, l’Unione europea ha escluso la Svizzera nei programmi di cooperazione nei settori dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione. Dal marzo 2024, tuttavia, le due parti hanno rilanciato le discussioni per regolare le future relazioni bilaterali, compresa la partecipazione della Svizzera ai programmi dell’UE.
Sefcovic ha scritto su X di una conversazione produttiva con Cassis. Si è detto soddisfatto dei progressi significativi compiuti sulle questioni istituzionali, sugli aiuti di Stato, nonché su un accordo transitorio per la partecipazione della Confederazione a Horizon. La futura intesa, lascia intendere il post, è legata anche ai progressi sulla libera circolazione delle persone.
Secondo il “Common Understanding”, il documento che costituisce la base dei nuovi negoziati, la Svizzera dovrebbe poter partecipare in modo più sistematico ai programmi dell’UE nei settori dell’istruzione e della formazione, nonché della gioventù, dello sport e della cultura. L’atto menziona anche una soluzione transitoria nel campo della ricerca.
Da parte sua, Cassis, sempre su X, ha scritto che ci sono buone notizie riguardo alla partecipazione della Svizzera ai prossimi bandi del Consiglio europeo della ricerca, responsabile di Horizon.
Grazie all’avvio del processo negoziale, dal 29 maggio i ricercatori svizzeri possono presentare domanda per alcune sovvenzioni e sono equiparati ai ricercatori di un Paese associato, secondo la Commissione europea.
Tuttavia, la Svizzera rimane uno Stato non associato, per cui i progetti devono essere finanziati dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). Ad aprile, il Consiglio federale ha messo a disposizione 600 milioni di franchi a questo scopo. Finché la Svizzera non sarà uno Stato associato, i finanziamenti continueranno a essere erogati dalla Confederazione.
Le disposizioni transitorie dovrebbero essere estese al 2025 “solo se l’accordo negoziato sui programmi dell’UE sarà stato siglato entro tale data”, si legge nell’accordo congiunto. Tuttavia, gli Stati membri dell’UE hanno specificato nel loro mandato che la Commissione europea potrà concludere i negoziati in questo settore solo dopo che anche alcuni altri negoziati saranno stati completati.
Fondi per quasi 100 miliardi di euro
l programma di ricerca Orizzonte Europa sostiene il collegamento in rete dei ricercatori in Europa e nei Paesi associati e il finanziamento di progetti, con un budget totale di 95,5 miliardi di euro disponibile per il periodo 2021-2027, secondo il sito web della Commissione europea.
Notiziario
Notiziario 04.07.2024, 10:00
Contenuto audio
L'Austria sostiene la Svizzera su Horizon
Telegiornale 13.01.2023, 21:00