Svizzera

"Nessun cambio di metodo"

Il Consiglio federale rammenta che il cambio di paradigma sull'indennità di disoccupazione ai frontalieri non sarebbe applicabile in Svizzera

  • 17 settembre 2018, 22:31
  • 23 novembre, 00:18
00:41

Notiziario 21.00 del 17.09.2018

RSI Info 18.09.2018, 00:02

Di: ATS/sdr 

Se la Svizzera dovesse versare le indennità di disoccupazione ai frontalieri rimasti senza lavoro, le spese a carico della Confederazione aumenterebbero di varie centinaia di milioni di franchi svizzeri. Lo indica il Consiglio federale rispondendo a una interpellanza di Nicolo Paganini (PPD/SG), preoccupato per una possibile decisione in merito dell'UE.

Secondo l'esecutivo, qualora l'Unione dovesse procedere a un cambiamento di paradigma (versamento delle prestazioni ai disoccupati frontalieri da parte dell'ultimo Stato in cui hanno versato i contributi sociali e non più da quello di residenza), "alla Svizzera verrà verosimilmente chiesto di modificare l'allegato II dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP)" e ciò "indipendentemente dal fatto che verrà concluso un accordo istituzionale". Il Consiglio federale rammenta tuttavia "che una disposizione che prevede il versamento dell'indennità di disoccupazione ai frontalieri da parte dello Stato di occupazione non sarebbe applicabile in Svizzera". L'adozione di nuove norme presuppone infatti una decisione del Comitato misto ALCP, "che può essere presa soltanto previo accordo delle due parti e dopo la conclusione delle rispettive procedure interne".

In ogni caso, nell'ambito dei negoziati in corso per un accordo istituzionale, da Berna affermano di adoperarsi "per escludere il settore delle assicurazioni sociali da uno sviluppo del diritto e da un'interpretazione da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea".

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