Non nevicava così abbondantemente dal 1999: le precipitazioni, anche sotto forma di pioggia, hanno messo in ginocchio il traffico stradale e ferroviario, soprattutto in montagna. Ad un manto che già raggiungeva i 100/200 centimetri, lunedì se ne sono aggiunti altri 30/80 e in vaste aree dell’arco alpino il pericolo di valanghe era al massimo.
La situazione sul fronte del pericolo di valanghe
Vie di comunicazione chiuse si segnalavano soprattutto nel Vallese (con Zermatt ancora isolata e non raggiungibile neppure con l’elicottero) e nell’Oberland bernese. Nei Grigioni erano bloccate diverse strade engadinesi, tra cui quella del passo del Forno, quella che porta in Austria e quella che collega la parte bassa e la parte alta del territorio. Nella regione sono fermi anche i treni, con l’unica eccezione della Vereina; non circolano nemmeno fra Filisur e Davos, né verso Arosa.
In Ticino, erano sbarrate la strada della Val Bedretto; il tratto tra Olivone e Campo Blenio e tra Ghirone e Cozzera. Nel Canton Uri, la Göschenen - Andermatt - Hospental. Ancora chiusa, infine, la linea di montagna del San Gottardo fra Biasca ed Erstfeld.
ATS/BRav