La Società per la protezione degli animali ha preso posizione nell'ambito della procedura di consultazione sulla revisione di quattro ordinanze concernenti l'importazione di carne, che si conclude mercoledì, ribadendo la sua opposizione all'ingresso in Svizzera di prodotti derivanti da animali trattati con gli ormoni.
Stando alla proposta del Consiglio federale, l'importazione di manzo sottoposto a questa terapia, proibita nell'Unione Europea, deve restare possibile nella Confederazione, a patto che i consumatori siano avvertiti con un'etichetta. Una procedura che gli animalisti giudicano insufficiente e contraria al benessere dei loro protetti.
Come è stato fatto notare per l'occasione, il quantitativo di questo tipo di derivati venduti nelle macellerie e nei supermercati elvetici è aumentato del 28% tra il 2011 e il 2013, salendo a 1'177 tonnellate.
ATS/dg
RG 18.30 del 30.12.2014 Il servizio di Mirko Priuli