Il quantitativo d'anidride carbonica generato da benzina e diesel è rimasto invariato nel 2018 facendo il confronto con l'anno precedente, ossia +3,3% rispetto al 1990.
Nel riferirlo, l'Ufficio federale dell'ambiente osserva martedì che l'evoluzione è dovuta al volume crescente di traffico, con più chilometri percorsi, e all'aumento dei veicoli ad alta intensità d'emissioni, fattori però compensati dall'uso sempre più generalizzato di biocarburanti e dall'ampliata quota di mobilità elettrica.
Il WWF considera la tendenza ben lungi dall'essere sufficiente per contrastare i mutamenti climatici. "Perfino i modesti obbiettivi imposti dalla legge non sono stati raggiunti", commenta Patrick Hofstetter, esperto dell'organizzazione ambientalista.
ATS/dg